E' tempo di cambio armadi e di portare i capi in lavanderia


Un breve vademecum del CTCU spiega a cosa fare attenzione


Con la primavera inoltrata non c'è più tempo d' aspettare. E' ora di fare il cambio armadi e portare alcuni capi in lavanderia per riporli poi fino alla prossima stagione. Ma a cosa fare attenzione prima di portare un capo in lavanderia? Come comportarsi se viene danneggiato, perso, o lavato male? Come chiedere un risarcimento? E siamo sicuri di sapere quanto vale il nostro capo ad un anno dall'acquisto? A tutte queste domande e molte altre cerca di dare risposta un nuovo vademecum predisposto dal Centro Tutela Consumatori Utenti.

“Un problema che trattiamo spesso”, spiega la consulente del CTCU, “riguarda proprio i capi che vengono lavati in lavanderia a fine stagione: vestiti completi di giacca e pantalone, trapunte, coperte, maglie. Capi che poi vengono riposti negli armadi fino alla stagione seguente, ancora incellofanati. Solo dopo mesi ci si accorge che il capo era stato lavato male o addirittura danneggiato con evidenti macchie e, pur tornando in lavanderia per contestare il danno, la lavanderia non ne risponde”.

Questo perché la legge prevede che in caso di un difetto relativo ad un lavoro di un artigiano, si abbiano 8 giorni dalla scoperta del vizio entro un anno dalla consegna del lavoro ultimato, per comunicarlo al responsabile. Il problema è che il vizio deve essere occulto, ovvero non immediatamente visibile alla consegna, altrimenti la denuncia va fatta immediatamente. E quasi sempre i danneggiamenti dei capi sono evidenti e quindi devono essere denunciati subito. Per questo nel vademecum consigliamo, tra le altre cose, di controllare sempre i capi ancora dentro la lavanderia, se possibile assieme all'addetto, contestando immediatamente ogni tipo difetto o danneggiamento (comprese, cuciture, orli, bottoni, ecc...) e cercando una soluzione immediata. Se non la si trova, bisogna inviare una lettera di contestazione. Ricordiamoci inoltre di tenere sempre copia degli scontrini d'acquisto, perlomeno dei capi di un certo valore, in modo da poter dimostrare l'importo del danno.

Per ulteriori informazioni, è disponibile sul nostro sito www.centroconsumatori.it il vademecum, la tabella con i valori indicativi di deprezzamento dei capi e le lettere tipo in caso di perdita o danneggiamento di uno o più capi.

 

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