Il CTCU sostiene le iniziative avviate in ambito europeo e in Italia con l’obiettivo di giungere a regolamentare in un’ottica di precauzione le tecnologie 5G e Internet delle cose.
Pochi giorni fa è stata avviata la raccolta di firme per una proposta di legge popolare europea sullo Stop (((5G))) - Stay Connected but Protected, organizzata come progetto ECI (European Citizen Initiative) da parte di Associazioni di consumatori e di pazienti appartenenti a sette Paesi europei. I progetti ECI rappresentano un’opportunità ufficialmente prevista dalla Commissione Europea per consentire ai cittadini di interfacciarsi con le istituzioni e presentare proprie proposte legislative. Questa iniziativa porterà la Commissione UE a confrontarsi con una visione della telefonia mobile in particolare e della digitalizzazione in generale improntata al rispetto dell’ambiente, della salute e della democrazia. Rispetto alla tecnologia 5G esistono ormai numerose prese di posizione di scienziati indipendenti tese ad ottenere una moratoria della sua implementazione. Si vogliono essenzialmente evitare ulteriori inasprimenti del carico elettromagnetico già pesante cui sono sottoposti i cittadini europei e che in parte conduce a patologie come quella dell’elettroipersensibilità (EHS). Inoltre con il 5G si muove un altro passo sulla strada della digitalizzazione irrispettosa dei diritti fondamentali sanciti in ambito europeo, come quello della tutela dei dati personali.
La raccolta delle firme avviene sia in modalità online che attraverso moduli cartacei. Tutti i materiali prodotti in quest’ambito sono raccolti all’indirizzo https://signstop5g.eu/it. Se in tutta Europa sarà raggiunto un milione di firme, la Commissione Europea sarà tenuta a discutere le 23 proposte presentate dai promotori e adottare delle decisioni fondate sia giuridicamente che scientificamente.
Il CTCU sostiene questa iniziativa, come anche la lettera aperta formulata in questi giorni dalle Organizzazioni che in Italia si sono attivate in difesa della salute dalla minaccia dell’inquinamento elettromagnetico: si tratta di APPLE Elettrosmog, Associazione Italiana Elettrosensibili, Associazione AMICA. Esse hanno sollecitato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, una risposta decisa a favore della salute in merito alle richiesta che attualmente avanzano i gestori della telefonia mobile. Questi sono intervenuti formalmente attraverso la propria rappresentanza per chiedere un innalzamento dei valori limite previsti a tutela dall’inquinamento radioelettrico. Dai limiti attuali di 6V/m è stato chiesto di passare a 61 V/m, con un innalzamento che porterebbe ad incrementare l’inquinamento elettromagnetico di ben 110 volte rispetto ai livelli già oggi considerati pericolosi.
Molti cittadini si stanno rivolgendo al CTCU e alla rete locale ‘Onde civiche’ lamentando numerose nuove installazioni e adeguamenti di impianti esistenti per ospitare il 5G, sia nei centri abitati che in ambito rurale.
Per informazioni più dettagliate rimane a disposizione la consulenza sull’elettrosmog organizzata presso il CTCU, all’indirizzo infoconsum@centroconsumatori.it o telefonicamente al numero 0471 941465.