Newsletter: più informati con il Pronto Consumatore - abbonatevi gratuitamente!
Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti - supplemento al n. 49/56
La versione integrale cartacea del Pronto Consumatore viene recapitata gratuitamente via posta ai soci del CTCU oppure è disponibile in formato PDF. Le seguenti news sono un estratto.
Il nuovo Registro pubblico delle opposizioni
Stop alle fastidiose telefonate pubblicitarie.
È attivo il nuovo Registro pubblico delle opposizioni (RPO). L'iscrizione al registro (https://registrodelleopposizioni.it/) consente ai cittadini di evitare chiamate pubblicitarie indesiderate su telefoni fissi e cellulari oppure pubblicità cartacea nelle cassette delle lettere.
L'iscrizione al servizio comporta l'annullamento di quasi tutti i consensi forniti in precedenza per scopi pubblicitari. Sono esclusi tuttavia i consensi che verranno rilasciati dopo l’iscrizione al RPO e quelli dati ai soggetti con cui si ha un contratto (per esempio i gestori delle utenze) in essere.
Ora anche gli operatori nazionali e stranieri dovranno iscriversi al RPO e consultare gli elenchi dei numeri telefonici iscritti al Registro con cadenza mensile e comunque prima di effettuare campagne pubblicitarie. La revoca può riguardare anche la pubblicità cartacea, se l'indirizzo è presente negli elenchi telefonici pubblici.
Siete già iscritti al Registro pubblico delle opposizioni e state ricevendo nuovamente chiamate pubblicitarie? In questo caso è necessario rinnovare la propria iscrizione, la quale può essere revocata in qualsiasi momento.
Le chiamate pubblicitarie degli operatori che non rispettano il registro RPO possono essere segnalate al Garante della Privacy tramite la nuova procedura online (all'indirizzo https://servizi.gpdp.it/diritti/s/compilazione-tel-indesiderate).
Traffico e carovita: ecco la nuova soluzione LightRide
Chi si muove in auto affronta ogni giorno un doppio problema: il traffico intenso e il costo elevato. Quando siamo fermi in coda ci accorgiamo spesso che la maggior parte delle auto hanno solo il guidatore a bordo. L'app LightRide, ideata dal meranese Sergio Fedele, punta ad organizzare le persone che vanno nella stessa direzione allo stesso orario, in modo che possano viaggiare almeno in due per auto. LightRide è stata già sperimentata in Emilia Romagna, e il suo obiettivo è ridurre il traffico stradale e l'inquinamento dell'aria, ma anche di condividere le spese di viaggio e ridurre il bisogno di avere un'auto di proprietà.
Il timore principale di chi chiede un passaggio è che all'ultimo momento il guidatore che aveva promesso il passaggio non si presenti. Per ovviare, l'app LightRide consente ai passeggeri di pubblicare una "richiesta di passaggio urgente", che invia una notifica agli altri guidatori che vanno nella stessa direzioni, i quali potranno così intervenire offrendo un passaggio.
I guidatori possono poi pubblicare un "annuncio ricorrente", che automaticamente offre un passaggio solo in alcuni giorni della settimana oppure ad esempio solo all'andata; altresì possono limitarsi a rispondere ad annunci singoli o solo a quelli urgenti, che hanno un rimborso spese maggiore da parte del passeggero.
Anche la sicurezza è essenziale, perciò per registrarsi su LightRide è necessario ricevere un invito da una persona che è già utente del servizio, oppure ad esempio dal proprio datore di lavoro, se ha già un accordo con LightRide. Come CTCU riteniamo l'app gratuita LightRide una soluzione convincente; scannerizzando il codice QR qui sotto potete registrarvi utilizzando il nostro invito, beneficiando fino a fine anno anche dell'abbonamento premium gratuito per sfruttare anche gli annunci urgenti. Questa promozione è valida fino al 15 settembre.
Ulteriori informazioni su: https://www.lightride.it/?referente=lightride%40consumer.bz.it
Quante varietà di basilico ci sono?
Contrariamente a quanto molti ritengono, il basilico non è originario dell’Italia. La maggior parte delle varietà di basilico utilizzate in cucina proviene, infatti, probabilmente dall’India, e altre invece dalle regioni tropicali dell’Africa. Le specie di basilico selvatico a noi note sono più di 60, e le varietà maggiormente coltivate appartengono alla specie Ocimum basilicum, incroci e cultivar.
La varietà a foglia verde più conosciuta è il basilico genovese, che produce un profumo intenso, un misto di anice, canfora e pepe.
Il basilico napoletano ha anche foglie grandi e verdi, e si distinguono per il loro aroma ai chiodi di garofano e pepe.
Il basilico di montagna può essere raccolto fino in autunno.
Il basilico greco a palla presenta, invece, foglie piccole con un forte aroma di canfora e viene sistemato sui davanzali delle finestre e alle porte per allontanare le mosche.
Il basilico africano è una pianta arbustiva con fusti legnosi che cresce maggiormente in altezza e in estensione rispetto al basilico genovese. Produce innumerevoli fiori che attirano in modo irresistibile le api da miele e quelle selvatiche. Lo caratterizza un aroma di canfora e anice.
Il basilico rosso può essere utilizzato per decorare i piatti. In termini di sapore, le varietà a foglia rossa o viola sono solitamente più aspre e piccanti rispetto al basilico genovese.
Ulteriori varietà sono descritte qui https://www.consumer.bz.it/it/quante-varieta-di-basilico-ci-sono
E arrivata finalmente l’estate e anche il caldo
Quando fuori fa molto caldo, avere tanto più una casa fresca vale oro. Il CTCU fornisce degli accorgimenti da poter adottare per prevenire il surriscaldamento degli ambienti domestici:
- arieggiare la casa soltanto di notte e, meglio se nella seconda metà della stessa (è il momento più fresco);
- chiudere sempre porte e finestre durante il giorno;
- evitare la produzione di calore negli ambienti, ad esempio evitando di cucinare a lungo;
- un ventilatore può offrire sollievo;
- evitare che i raggi del sole colpiscano direttamente le finestre, ad es. chiudendo tapparelle, imposte, tende, tende da sole, e le cosiddette “pellicole antisole”.
Ulteriori consigli utili su come avere gli ambienti di casa freschi anche d’estate sono disponibili nel foglio informativo "Casa fresca d’estate” presente sul sito web del CTCU.
Azienda pubblicizza una “class action” contro una banca locale
Il CTCU: attenzione a qualsiasi firma!
Di recente alcuni consumatori hanno segnalato al CTCU di aver ricevuto, a mezzo posta, un invito. L'invito fa riferimento ad una serie di incontri pubblici, durante i quali verrà presentata una “class action” da parte di azionisti contro una banca locale. La particolarità è che i destinatari dell’invito sono davvero azionisti della banca.
La lettera proviene da una “società” e non da un'associazione non-profit oppure da un’associazione di consumatori. In buona sostanza, si tratta di qualcuno che offre l’organizzazione di cause legali per ricavarne un qualche profitto.
Le “class action” introdotte nell'ordinamento giuridico italiano si basano in realtà sul principio che organizzazioni rappresentative senza scopo di lucro agiscano come attori; infatti, esiste un elenco di tali organizzazioni, di cui in Alto Adige fa parte, attualmente, soltanto il CTCU. Questo perché non appena un'azione collettiva viene ammessa dal tribunale di competenza, viene aperto un registro pubblico corrispondente e gli interessati possono iscriversi, senza l'aiuto di alcun legale e gratuitamente.
Per chi volesse sapere come tale azienda sia entrata in possesso dei dati personali, è disponibile un modulo ufficiale, scaricabile dal sito del Garante per la protezione dei dati personali: https://www.garanteprivacy.it/garante/document?ID=9038275.
Le “diete lampo” permettono di dimagrire con successo?
Le cosiddette „diete lampo“ o crash diets promettono una notevole perdita di peso in brevissimo tempo grazie ad un apporto di calorie estremamente ridotto. Con una dieta di questo tipo, tuttavia, si perde in primis l’acqua immagazzinata nel corpo, poi le riserve di carboidrati e proteine (massa muscolare) e solo infine le riserve di grasso. Con l’adattamento del corpo alla fame e alla riduzione della massa muscolare si riduce anche il metabolismo basale, vale a dire che a riposo l’organismo consuma meno energia rispetto a prima della dieta, e questo resta ridotto per un certo tempo anche dopo aver concluso la dieta lampo. Tornando alle abitudini alimentari precedenti, in genere, si riacquistano i chili persi. Questo andamento altalenante del peso corporeo è noto come effetto yo-yo.
Al fine di evitare questo effetto yo-yo, la riduzione del peso deve essere lenta e graduale. Pertanto è consigliabile non perdere più di mezzo chilo o un chilo a settimana, ciò è possibile attraverso la riduzione dell’apporto calorico di circa 3.500 chilocalorie a settimana, ossia 500 chilocalorie al giorno. A tale scopo sono da prediligere gli alimenti a basso contenuto energetico e ricchi di fibre e sostanze nutritive come frutta, verdura, legumi, cereali integrali e latticini poveri di grassi, e si consiglia una maggior attività fisica. Riuscire ad integrare queste nuove e sane abitudini nella vita di tutti i giorni, anche una volta terminata la dieta, aiuta a mantenere il peso forma raggiunto.
Aumento del premio dell'assicurazione auto: cosa fare?
La mia assicurazione RC auto è aumentata di 40 euro anche se non ho causato incidenti. È una cosa lecita?
Le compagnie assicurative sono libere di stabilire le proprie tariffe e di cambiare o aumentare i premi da un anno all'altro. Rispetto all'anno scorso, il premio medio per l'assicurazione RC auto è aumentato circa del 20%.
I consumatori non sono tuttavia obbligati ad accettare gli aumenti, e possono cercare un'alternativa più economica, raccogliendo diverse offerte (assicurandosi che le offerte includano gli stessi servizi). Chi ha dimestichezza con l’Internet può utilizzare i portali di confronto presenti in rete: www.preventivass.it è il comparatore ufficiale e gratuito dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ma ci sono anche altre piattaforme private.
Questo consente ai consumatori di avere un’ideagenerale delle offerte presenti sul mercato e di decidere per quella più adatta a loro. Per cambiare assicurazione non è più necessario disdire la polizza RC auto precedente.
Suggerimento: i premi assicurativi sono anche negoziabili, quindi può essere utile chiedere uno sconto durante un colloquio personale con l’assicuratore.
Aceto aromatizzato: come farlo in casa?
Conferire una nota aromatica all’aceto di vino oppure di mele è semplice, basta aggiungerci infatti delle erbe aromatiche oppure selvatiche, fiori, frutti, ortaggi oppure delle spezie. Bastano un aceto di mele o di vino di qualità con un grado di acidità compreso tra il cinque e il dieci per cento, un contenitore di vetro richiudibile dall’apertura ampia, gli aromi e tempo. Prima di cominciare, si consiglia di far bollire il contenitore oppure lavarlo con acqua molto calda. Per un litro di aceto ci vogliono almeno 100 fino a 250 grammi di frutta fresca oppure 100 grammi di erbe fresche oppure 15-20 grammi di erbe o fiori secchi. Gli ingredienti freschi vanno lavati accuratamente e asciugati tamponando. I frutti più grandi vanno poi tagliati in piccoli pezzetti e alle ciliegie va tolto sia il picciolo che il nocciolo.
Gli ingredienti vanno poi inseriti nel contenitore in vetro e coperti completamente con l’aceto. Dopo di che si procede chiudendo il contenitore e lo si ripone in un luogo buio e fresco, lasciando gli aromi in infusione dalle due alle quattro settimane. Trascorso tale periodo di infusione, l’aceto può essere versato in bottiglie sterilizzate attraverso un colino foderato con un canovaccio pulito o un filtro da caffè. Se i contenitori sono ben chiusi e riposti in luogo fresco e buio, l’aceto aromatizzato si conserva per circa sei mesi oppure per circa un anno se conservato in frigorifero.
Ottime idee per aromatizzare l’aceto di possono trovare qui: https://www.consumer.bz.it/it/aceto-aromatizzato-come-farlo-casa
Carta Acquisti Alimentare: “Dedicata a te”
Vincolo ISEE entro i 15.000 €
Da luglio sarà operativa la “Carta Acquisti Alimentare”, forma di sostegno economico per le famiglie in difficoltà, da utilizzarsi per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
Hanno diritto al contributo i nuclei famigliari (di almeno 3 componenti) che per l’anno 2022 avevano un valore ISEE inferiore a 15.000 €. Le famiglie che sono in possesso dei requisiti necessari per poter accedere al contributo saranno informate. La Carta viene attribuita in maniera automatica, come accade anche nel caso del bonus sociale per luce e gas, e viene emessa da Poste Italiane tramite “Postepay”.
Il contributo prevede un’importo complessivo per nucleo famigliare pari a 382,50 € che viene erogato una tantum attraverso una carta di pagamento elettronica, prepagata e ricaricabile. Gli aventi diritto al bonus possono andare a ritirare la propria carta acquisti alimentare direttamente presso gli uffici postali abilitati al servizio a partire dal 18 luglio 2023. Le carte entreranno in funzione da subito, tuttavia per non perdere il contributo bisogna effetturare un primo acquisto entro il 15 settembre 2023.
Vi è infine l’esclusione dal contributo dei nuclei famigliari che beneficiano già del Reddito di Cittadinanza oppure della NASPI e altre Indennità come quelle di disoccupazione erogate dallo Stato.