Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti - supplemento al n. 64
La versione integrale cartacea del Pronto Consumatore viene recapitata gratuitamente via posta ai soci del CTCU oppure è disponibile in formato PDF nella sezione download. Le seguenti news sono un estratto.
Superenalotto: proteggere chi gioca, per evitare il rischio dipendenza
Il montepremi di ben 168 milioni di euro (al 20.10.2010) fa gola a molti, e le cifre ne sono la prova. A settembre, la giocata media giornaliera ammontava 11,6 mio di euro, di cui quasi la metà (49,5%) va a finire nelle casse dello Stato. Un affare d’oro per il fisco: queste giocate equivalgono ad una entrata di 4.000 euro al minuto (!). Da gennaio a settembre si sono così sommati 1 miliardo e 58 milioni di euro.
Ma ci sono anche altre cifre: per riuscire ad accaparrarsi l’attuale jackpot del “superenalotto” bisogna indovinare infatti 6 numeri su 90: la probabilità di azzeccarli tutti è di 1 su 622.614.630. A confronto, negli Stati Uniti, le probabilità di essere colpiti da un fulmine nel corso di un anno sono di 1 su 750.000.
E’ giunta l’ora di imporre più trasparenza al mercato dei giochi d’azzardo. E’, ad esempio, alquanto ingannevole pubblicizzare l’importo massimo della vincita, senza al tempo stesso indicare direttamente sul supporto pubblicitario anche le probabilità di vincita e perdita. Inoltre, i giochi d’azzardo sono un vizio con un potenziale di dipendenza in continuo aumento e quindi non solo un vizio, ma anche una piaga. Agli sportelli del CTCU si stanno moltiplicando le richieste d’aiuto di persone cadute vittime del gioco d’azzardo, e che a causa di ciò si trovano in situazioni di difficoltà finanziaria e con legami familiari o affettivi distrutti (vedi “Caso del mese” a pag. 4).
Per quanto riguarda la partecipazione a lotterie estere, ricordiamo che vige tuttora in Italia un divieto assoluto di vendita di tale tipo di lotterie. Purtroppo, allo stato, pare che molti non siano intenzionati a rispettarlo.
Autorità sanziona venditori di energia
5 venditori di energia – Edison Energia, Enel Energia, Eni, Sorgenia und Hera Comm – sono stati sanzionati dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas AEEG per un importo di oltre 1,8 milioni di euro. Le sanzioni sono state irrogate in relazione al mancato rispetto dell’obbligo di riportare in bolletta un Quadro sintetico con le informazioni di immediata leggibilità da parte del cliente (ad es. i dati identificativi della bolletta, del contratto, le caratteristiche della fornitura e la sintesi degli importi dovuti) e un Quadro di dettaglio dei corrispettivi. L’Autorità ha anche ordinato a tutte le società coinvolte la cessazione dei comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori.
Revisione delle tabelle millesimali: è sufficiente la maggioranza
Il problema della revisione delle tabelle millesimali sorge quando un condomino decide di ampliare la sua unità immobiliare, per esempio trasformando in veranda un terrazzo oppure, abitando all’ultimo piano, sopraelevandolo. In questo caso i millesimi di sua spettanza sicuramente aumenterebbero, e pertanto si renderebbe necessaria una revisione delle tabelle millesimali.
Con la recente sentenza n. 18477 del 9 agosto 2010 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno sancito un nuovo principio, ribaltando quello che era il precedente orientamento in materia di tabelle millesimali e affermando che per l’approvazione e la revisione di queste ultime non è più necessario il consenso di tutti i condomini bensì la maggioranza dei presenti intervenuti in assemblea.
Canone Rai: esenzione per gli ultra 75enni
Con la circolare n.46/E del 20.09.2010 dell’Agenzia delle Entrate sono stati definiti i criteri per l’esenzione dal canone Rai per gli ultra 75enni, misura già prevista dalla legge finanziaria del 2008 (legge 24.12.2007), ma mai adottata. Possono usufruire del beneficio i soggetti di età pari o superiore a 75 anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 516,46 euro per tredici mensilità, senza conviventi. I link ai moduli dell’Agenzia nonché ulteriori istruzioni si trovano sul nostro sito alla voce “FAQ”.
Bonus sociale per energia elettrica e gas
Anche per la nostra Provincia il CTCU ricorda alle famiglie interessate che la richiesta del bonus va fatta sugli appositi moduli, ritirabili e consegnabili al proprio Comune di residenza o presso altro ente eventualmente delegato dallo stesso Comune (es. i Centri di assistenza fiscale CAF). Si ricorda che i bonus sono cumulabili e consentono risparmi di spesa complessivi, tra gas ed elettricità, tra gli 82 e i 360 euro annui. Maggiori informazioni sul nostro sito alla voce “FAQ".
Sacchetti di plastica: a quando la loro uscita di scena?
La legge finanziaria del 2007 aveva fissato per quest’anno la definitiva uscita di scena dei sacchetti di plastica non biodegradabili. Con una vita media fra i 15 e i 1000 anni sono fonte di inquinamento ambientale e possono mettere a repentaglio la vita di animali selvatici, qualora non vengano trattati adeguatamente. Soprattutto alcuni animali marini scambiano sovente i sacchetti di plastica per cibo, rischiando con ciò anche la vita. Lo scorso autunno il Governo ha deciso una proroga per l’uso dei sacchetti in plastica di un anno. Ambientalisti e tutti coloro che hanno a cuore il destino del pianeta temono ora che questa importante decisione di messa al bando dei sacchetti inquinanti possa subire immotivati rinvii. Chi desideri acquistare in maniera davvero consapevole, dovrebbe da subito orientarsi verso l’uso di borse in altro materiale, quale cotone, juta, fibre sintetiche o altro ancora. Per produrre una borsa di plastica, i produttori utilizzano petrolio, energia ed acqua. Da un punto di vista ambientale i contenitori riutilizzabili sono decisamente meglio. Molti consumatori si lamentano inoltre del fatto si debba anche pagare per avere una borsa di plastica, che funge poi anche da mezzo per la pubblicità di qualcuno. Legalmente è tutto a posto; i consumatori possono tuttavia chiedersi se vogliano continuare davvero ad essere parte di questo doppio “business” (prima si paga la borsa e poi la si porta anche in giro come veicolo di pubblicità).
Incentivi per il fotovoltaico: previsioni poco “solari”
Per impianti fotovoltaici installati dal 1° gennaio 2011 la nuova legge sugli incentivi prevede alcuni tagli. Nel 2011 gli incentivi verranno decurtati, a cadenza quadrimestrale, nell’entità del 3 – 5%. Alla fine dell’anno questo si tradurrà in una decurtazione complessiva dell’incentivo per i consumatori pari al 16% rispetto alla situazione attuale. È quanto dispone il D. Min. Sviluppo Economico 06/08/2010, pubblicato sulla G.U. n. 197 del 24/08/2010.
In futuro, oltre all’ampiezza dell’impianto e all’integrazione architettonica dello stesso, anche la data di entrata in funzione sarà un fattore di cui verrà tenuto conto nella determinazione degli incentivi: per questo motivo un’adeguata informazione preventiva è più importante che mai.
Maggiori dettagli sul nostro sito.
Conti correnti: in Italia costi tre volte più cari che in Germania
La Commissione Europea ritorna sull’argomento dell’elevato livello delle spese bancarie in Europa. In Italia i clienti bancari devono pagare più che altrove per un conto corrente. Il Commissario per il mercato interno, Michel Barnier, in una lettera riservata indirizzata alle associazioni bancarie europee ha fatto menzione della rilevazione svolta a questo pro dalle proprie istituzioni. In Italia e Spagna le banche richiedono costi particolarmente elevati. Un conto corrente, con carta bancomat, commissioni e interessi di scoperto e telebanking, costa infatti in questi Paesi 300 euro all’anno. Un conto analogo in Germania e Austria costa invece 100 euro. La media europea è di 140 euro. In Bulgaria, Portogallo e Paesi Bassi si può avere lo stesso conto con meno di 50 euro all’anno!
Le grandi differenze constatate sono indice di una chiara disfunzione del mercato, così Barnier. “Constatato che tali abnormi differenze non trovano una spiegazione plausibile, sta agli utenti bancari darsi da fare per cercare soluzioni più convenienti, cambiando all’occorrenza banca!”, si commenta dal CTCU.
Diete “a formula” in lattina ... chi dimagrisce?
Sembrano non passare mai di moda, le diete in pillole o polverine vendute in scatola. I pasti vengono sostituiti da shake o barrette, sempre pubblicizzati da slogan altisonanti, che di solito vengono venduti solo porta a porta, tramite internet o in occasione di apposite manifestazioni. I Centri Consumatori della Germania sono dell’opinione che le diete cd. “a formula” da sole non bastino per assicurare una duratura riduzione del peso: “Diete a formula senza un conseguente e duraturo cambio delle abitudini alimentari, associate a più movimento fisico (e qui non bastano ricette e foglietti che illustrano esercizi fisici), a causa dell’effetto jo-jo non giovano alla salute” (sito con informazioni in tedesco www.vz-nrw.de).
Considerato inoltre che alcuni di questi preparati sono poi anche parecchio costosi, bisogna chiedersi se a dimagrire non sia soltanto il portafogli …