La Banca Popolare dell’Alto Adige impugna la determinazione del valore delle azioni dei risparmiatori che hanno esercitato il recesso
Con atto notificato il 27 luglio all’avv. Prof. Massimo Cerniglia, difensore degli 89 risparmiatori che hanno esercitato il recesso chiedendo l’accertamento giudiziale del valore delle azioni, la Banca Popolare dell’Alto Adige ha impugnato la determinazione del valore che è stato sensibilmente superiore al valore errato determinato unilateralmente dalla banca.
Per il direttore del CTCU, Walter Andreaus, si tratta di una iniziativa del tutto pretestuosa e infondata che avrà l’unico intento (vano) di procrastinare la determinazione del valore delle azioni, nonostante l’accertamento eseguito in sede giudiziale con un perito terzo e nel pieno rispetto del contraddittorio tra le parti.
Il CTCU valuterà, insieme all’avv. Cerniglia ogni contromisura in quanto non si intende solamente costituirsi nel giudizio e chiedere il rigetto dell’azione con condanna a tutte le spese legali, ma si intende valutare la possibilità di richiedere, anche in via giudiziale, l’adempimento immediato di quanto determinato con la perizia e, quindi, l’immediato pagamento del valore delle azioni.
Nella seconda metà di settembre verrà convocata dal CTCU un’assemblea con l’avv. Cerniglia per i risparmiatori coinvolti nella questione e per esaminare ogni necessaria soluzione.