Mangiare, bere ed altre delizie - lo sapevate che ...?
I ristoranti italiani addebitano spesso un importo per il “pane e coperto” oppure per il “servizio”. La voce compare solitamente alla fine del conto. I costi si riferiscono al pane servito, all’uso di tovaglia, tovaglioli, stoviglie e posate e al servizio. Per il coperto l’importo è normalmente compreso tra 1,50 e 2 Euro a persona; per il servizio talora tra il 10 e il 20 per cento del totale. Il supplemento per il “pane e coperto” fu introdotto nel Medioevo per i clienti che consumavano nelle locande il cibo che portavano con sé. Con il supplemento per il servizio, in epoche passate, si pagava il salario a camerieri e cameriere.
Ma questi costi sono, al giorno d'oggi, ancora giustificati? Oggi il personale viene pur sempre assunto e pagato sulla base di un contratto. Inoltre i ristoranti fanno sempre più spesso ricorso a tovaglie e tovaglioli di carta usa e getta e non più a quelli di stoffa.
“In realtà i supplementi per pane, coperto e servizio non sono vietati, in quanto non esiste una normativa nazionale in materia”, spiega Silke Raffeiner, nutrizionista del Centro Tutela Consumatori Utenti. “È solo prescritto che i costi di coperto e/o servizio siano espressamente indicati nel listino prezzi o nel menu, se vengono applicati”. Singoli Comuni o Regioni hanno stabilito regole proprie. Ad esempio, nel Lazio è ammesso l’addebito di costi per il servizio, ma non per il coperto. Per eventuali denunce relative all’applicazione di supplementi illeciti è competente la polizia municipale. In caso di dubbi è consigliabile chiedere, ancor prima di ordinare il pasto, se pane, coperto e servizio siano inclusi oppure quali supplementi comportino.