Pronto Consumatore novembre/dicembre 2022

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Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti - supplemento al n. 81/88

La versione integrale cartacea del Pronto Consumatore viene recapitata gratuitamente via posta ai soci del CTCU oppure è disponibile in formato PDF. Le seguenti news sono un estratto.

 

 

 

Elettricità e gas: sospese le modifiche unilaterali dei contratti fino ad aprile 2023

Anche i cambiamenti già annunciati non possono essere attuati

Fino alla fine di aprile 2023, le condizioni in corso dei contratti di fornitura di energia elettrica e del gas non possono essere modificate unilateralmente dai venditori. Ancora nei mesi scorsi, molti clienti avevano ricevuto comunicazioni di modifica delle condizioni dei propri contratti di fornitura, che sarebbero dovute partire dal tardo autunno: sulla base di un intervento legislativo di agosto scorso queste non possono peró essere più attuate, a meno che le stesse non abbiano già trovato applicazione prima del 10 agosto 2022.

"Questa è naturalmente una buona notizia per i consumatori", afferma Gunde Bauhofer, direttrice del CTCU. "L'esperienza dimostra che le modifiche unilaterali dei contratti quasi mai o raramente portano vantaggi ai consumatori; anzi, in genere, comportano solo un aumento die costi. Inoltre, le comunicazioni riguardanti tali modifiche raramente sono formulate in modo chiaro, per cui è anche difficile comprendere con precisione gli effetti che comporteranno sulla bolletta".

 

 

Attenzione alla nuova truffa di phishing via SMS: I truffatori rubano i dati fingendosi l’INPS

Il CTCU sta ricevendo segnalazioni da parte di cittadini che avrebbero ricevuto un SMS dall'INPS, con il quale si chiede loro di inserire online i dati personali per poter continuare ad usufruire dei servizi dell'INPS.

Cliccando sul link indicato nel messaggio, si apre una pagina nella quale vengono richiesti i dati personali, tra cui una copia della carta d'identità e un selfie con in mano il documento.
Tuttavia, si tratta di un tentativo dei truffatori di estorcere dati personali agli utenti INPS.
Attenzione: cancellate subito l'SMS e non inserite i vostri dati nella pagina.
Sulla pagina ufficiale dell'INPS si possono trovare numerosi altri esempi di e-mail fraudolente e simili, con le quali i truffatori tentanto di rubare i dati alle vittime. L'INPS scrive e avvisa, tra l'altro, che gli SMS provenienti dall'INPS non contengono mai dei link.

 

 

Cibi scaduti
L’alimento è ancora commestibile?

La durata di conservazione degli alimenti è solitamente indicata con una data di consumo, per i prodotti più duraturi, e con una data di scadenza, per i prodotti facilmente deperibili (ad eccezione di pane e prodotti da forno non confezionati e di frutta e verdura).

Se la data di scadenza - "da consumarsi preferibilmente entro il…" - è stata superata, è necessario osservare attentamente il prodotto, annusarlo accuratamente e magari assaggiarne una piccola quantità. Se il prodotto ha un aspetto, un odore e un sapore normale, allora è ancora commestibile. La maggior parte degli alimenti con indicata la data di consumo è ancora in perfette condizioni e può essere consumata anche dopo tale data, a volte anche a distanza di mesi, a condizione che sia ancora chiusa e che sia stata conservata correttamente.

Nel caso in cui sulla confezione del prodotto sia invece indicato: "da consumarsi entro il…", dopo la data di scadenza indicata, il prodotto non deve più essere consumato.

 

 

Bonus di 60 euro per l'acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico
I consumatori possono fare domanda fino alla fine del corrente anno tramite la piattaforma online del Ministero del Lavoro

Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (https://www.lavoro.gov.it) è stata attivata la piattaforma telematica che permette di richiedere il cd. bonus trasporti, istituito dal “Decreto Aiuti” (Decreto Legge n.50/2022), con il quale si può ottenere un contributo di 60 euro per l'acquisto di abbonamenti ai trasporti pubblici.
Il contributo può essere richiesto da persone fisiche con un reddito entro i 35mila euro e deve essere utilizzato, acquistando un abbonamento, entro il mese solare di emissione. L'abbonamento può iniziare la sua validità anche in un periodo successivo.

Al portale si accede tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE) e successivamente bisogna indicare il proprio codice fiscale oppure quello del beneficiario: ad esempio, il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne a carico.
Per l'Alto Adige Pass, è necessario selezionare "STA SPA" dall'elenco delle aziende tra le quali è possibile riscuotere il bonus.

Per maggiori informazioni può essere consultato il sito web del Ministero (cfr. Link: bonustrasporti.lavoro.gov.it).

 

 

Quali alimenti contengono alcol nascosto?

Che le palline al rum contengano alcol non è una novità. Non tutti sanno però che anche composte, marmellate, zuppe, torte, cibi a base di carne e pesce possono contenere dell’alcol nascosto (etanolo) come ingrediente o esaltatore di sapidità.

Alcuni prodotti dolciari (ad es. gelati al cioccolato, praline, torte, cioccolate) e cibi come composte e marmellate sono a volte addizionati con liquore (ad es. amaretto, liquore all’uovo, rum, acquavite di frutta o vino). Le ricette per zuppe e salse, per la classica fonduta di formaggio, per risotti e piatti di carne e di pesce prevedono spesso l’aggiunta di vino o altre bevande alcoliche per insaporire il piatto.

Nel caso di prodotti alimentari preconfezionati, l’alcol o la bevanda alcolica utilizzati devono essere segnalati esattamente come gli altri ingredienti. Nell’elenco degli ingredienti si possono trovare pertanto indicazioni come “etanolo”, “alcol etilico”, “alcol per usi alimentari”, “rum” e simili.

Tuttavia, se gli alimenti sono venduti sfusi, non è obbligatorio documentare l’intera lista degli ingredienti – e pertanto nemmeno l’alcol – bensì soltanto quelli allergenici. Lo stesso vale per la ristorazione. Inoltre, l’etanolo agisce anche come conservante, ad esempio negli estratti di frutta, e come solvente per gli aromi. Anche in questo caso, cioè se l’alcol viene utilizzato come eccipiente, non deve essere indicato nell’elenco degli ingredienti. Pertanto, le persone che devono o vogliono rinunciare all’alcol farebbero bene a chiedere – al ristorante, in mensa, in gelateria, pasticceria o ai produttori di alimenti – quali prodotti o cibi siano stati preparati con o contengano sostanze alcoliche.

 

 

Guida online sull’abitare sano e sostenibile

Rispetto al passato, oggi molte persone trascorrono circa l‘80-90% del proprio tempo al chiuso, per lo più in casa. Questa tendenza si è ulteriormente accentuata durante la recente pandemia, a seguito soprattutto dello smart working. Vivere in un’abitazione sana è quindi fondamentale per il nostro benessere e la nostra salute. È soprattutto importante che gli interni non rilascino sostanze pericolose: oltre agli arredi e ai tessuti, sono soprattutto i materiali da costruzione a emettere inquinanti nocivi. Non vanno poi dimenticate le muffe, che possono inquinare l‘aria interna e diventare un serio pericolo per l’uomo e gli animali domestici. Per gli anziani, ma anche per i neonati e le persone con una salute fragile, il rischio di ammalarsi è più elevato.

Sapevate che l’aria interna può contenere fino a cinque volte più inquinanti di quella esterna?
Il seguente opuscolo (https://www.consumer.bz.it/sites/default/files/2022-10/opuscolo_abitare%20sano_2022.pdf) spiega quali fattori contribuiscano ad avere un ambiente di vita sano, dove invece si nascondano le fonti di sostanze tossiche dentro casa e cosa ciascuno di noi può fare per vivere al meglio tra le mura domestiche.

La guida è frutto di un lavoro congiunto del “Bildungs- und Energieforum AFB” in collaborazione con il CTCU e le Casse Raiffeisen dell’Alto Adige.

La salute non è tutto,
ma senza la salute tutto è niente.

(Arthur Schopenhauer)

 

 

L’alimentazione vegana può salvare il clima?

Secondo le stime delle Nazioni Unite (2019), l'intero settore alimentare è responsabile del (19-29)% delle emissioni di gas serra totali a livello globale, e addirittura del (21-37)% secondo il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC - 2019). Fino all’80% di queste emissioni sono riconducibili alla produzione di prodotti animali, come carne e latte. Una riduzione del consumo di alimenti di origine animale può contribuire pertanto a diminuire in modo significativo le emissioni di gas serra.

Nel 2020 l’Istituto di ricerca sull’agricoltura biologica FiBL Austria ha calcolato le emissioni di gas serra di diversi stili alimentari per persona e per anno. Dal confronto è emerso che, passando dall’attuale dieta basata sulla carne, a una dieta vegana, è possibile ridurre le emissioni di gas serra  personali di circa il 70%. Allo stesso tempo, un’alimentazione vegana richiede il 66% di superficie terrestre in meno rispetto all’attuale dieta tipica seguita in Austria.

Uno studio dell'Università di Oxford (Springmann et al. 2016) ha messo a confronto diversi scenari nutrizionali, tra cui una dieta puramente vegetale, con i modelli di consumo alimentare a livello globale previsti dalle Nazioni Unite per l’anno 2050. In termini puramente matematici, nel 2050 una dieta di tipo vegano comporterebbe il 70% di emissioni di gas serra in meno rispetto ai suddetti modelli di consumo. Messa a confronto con altri modelli di consumo, una dieta completamente priva di prodotti animali ha il più grande potenziale in fatto di tutela del clima. Tuttavia, anche una riduzione della percentuale di alimenti di origine animale contribuisce alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

 

 

Acquisti online: sta per finire l’era dei resi gratuiti?

Insieme alla costante crescita degli acquisti online sono aumentati di pari passo anche i resi effettuati. Alcune grandi aziende però, specialmente nel settore dell’abbigliamento, hanno iniziato a far pagare in alcuni Paesi europei le spese di restituzione dei prodotti alla loro clientela, che finora erano quasi sempre offerte gratuitamente. Si tratta davvero dell’inizio della fine per i resi gratuiti?

I motivi dietro questo cambio di rotta nelle politiche aziendali sono principalmente di natura economica. L’elaborazione dei resi comporta, infatti, per le imprese notevoli sforzi sia in termini di logistica che economici. A causa del massiccio aumento dei costi energetici verificatosi dall'inizio della guerra in Ucraina, anche le aziende si vedono costrette a tagliare i costi. Inoltre, per le aziende è sempre più difficile trovare personale. Si può allora ipotizzare che presto anche altre aziende seguiranno l'esempio, eliminando la possibilità di restituire gratuitamente i prodotti acquistati: l'era dei resi gratuiti potrebbe essere davvero vicina al capolinea.
Per i consumatori e le consumatrici, specialmente giovani, magari abituati a effettuare con più naturalezza i loro acquisti online anche per i loro capi di abbigliamento, sfruttando la possibilità dei resi gratuiti, questo cambio di strategia nell’e-commerce potrebbe tradursi in un immediato svantaggio a livello economico. Ma potrebbe anche rappresentare un’ottima occasione per ripensare le proprie abitudini d’acquisto online, comprando in modo più consapevole, pensando al bene del proprio portafoglio ma anche di quello dell’ambiente!

 

 

Le nuove misure introdotte per il riscaldamento nei condomini

Con un decreto (DM 383 del 06 ottobre 2022) del già Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, sono state introdotte importanti novità in tema di regole per il funzionamento degli impianti di riscaldamento nei condomini, come previsto dal cd. “Piano di riduzione dei consumi di gas naturale”.
L’accensione degli impianti di riscaldamento è stata pertanto ridotta di un’ora al giorno e di 15 giorni rispetto alla stagione invernale 2021-22. La data di avvio del riscaldamento è stata infatti posticipata di 8 giorni e la data di fine esercizio invece anticipata di 7 giorni. Tuttavia, in presenza di situazioni climatiche avverse, i Comuni potranno autorizzare l’accensione degli impianti di riscaldamento a gas anche al di fuori del periodo previsto dal decreto, purché per una durata giornaliera ridotta. Al di fuori della zona F gli impianti di riscaldamento possono essere attivi tra le ore 5 e le 23 di ciascuna giornata. La temperatura ambiente massima è stata inoltre ridotta di un grado centigrado:

17°C +/- 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili,
19°C +/- 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici;

Le zone climatiche con periodi di accensione diversificati
I Comuni della Provincia di Bolzano rientrano nelle zone climatiche E ed F. In tali zone climatiche, sono previste le seguenti limitazioni nel funzionamento degli impianti termici:

Zona E: 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
Zona F: nessuna limitazione.

Ecco l'elenco dei comuni altoatesini in zona climatica E per i quali si applica la riduzione di 15 giorni e 1 ora con temperatura di riscaldamento di 19° +/- 2° (nessuna riduzione si applica ai restanti comuni):

Andriano

Cortina sSdV

Magrè sSdV

Salorno

Bolzano

Egna

Marlengo

Terlano

Bronzolo

Gargazzone 

Merano

Termeno sSdV

Cermes

Lagundo

Nalles

Vadena

Cornedo all’Isarco

Laives

Ora

 

Cortaccia sSdV

Lana

Postal

 

 

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