Lunedì scorso il Parlamento Europeo e gli Stati dell’Unione hanno raggiunto un accordo riguardo all’introduzione di un nuovo modello unitario di class action nell’UE. Il nuovo strumento dovrebbe rendere più facile per i consumatori l'esercizio dei propri diritti, e al contempo proteggere le imprese da cause temerarie. Lo scopo è quello di facilitare l’accesso alla giustizia per i consumatori, e fermare pratiche illegali e scorrette.
Il Parlamento parla di un bilanciamento fra una giusta tutela dei diritti dei consumatori e l’esigenza delle imprese di avere certezza giuridica. L’Europa dovrebbe diventare uno “scudo” a protezione dei cittadini.
Nel concreto, la novella mira ad offrire maggiori diritti ai consumatori nella loro quotidianità. Per ogni Paese è previsto un ente qualificato, che dovrà anche essere finanziato. Ci sarà una distinzione per i casi transfrontalieri e quelli nazionali: per i primi varranno dei criteri armonizzati, per i secondi gli Stati potranno fissare le regole in autonomia (come pure, però, adattare i criteri armonizzati).
Varrà il principio del “chi perde paga”, in base al quale la parte soccombente dovrà farsi carico di tutte le spese del procedimento. Cause non motivate dovranno essere abbandonate il prima possibile.
La Commissione Europea dovrà poi valutare se creare anche un “Ombudsman Europeo”, quale ulteriore istanza comune.
Le cause potranno riguardare svariati settori quali: tutela dei dati personali, servizi finanziari, viaggi e turismo, energia, telecomunicazioni, ambiente e salute, diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario e aereo nonché diritto del consumo in generale.
Il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo dovranno ora deliberare l’accordo politico. La direttiva entrerà poi in vigore dopo 20 giorni dalla sua pubblicazione, e dovrà essere adottata dagli Stati membri entro 24 mesi, con ulteriori 6 mesi per l’applicazione.
La “Direttiva relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori” è parte del “New Deal for Consumers”, che mira a dotare i consumatori europei di maggiori protezioni.
L’Italia è uno dei 19 Paesi dell'UE in cui esiste già una “class action”: tale istituto è in vigore dal 19 aprile 2019 (Legge n. 31/2019, cfr. https://www.consumer.bz.it/it/la-nuova-class-action-tutti). Lo strumento, che doveva diventare operativo già ad aprile 2020, è stata posticipato ad ottobre di quest'anno, cosicché non è ancora possibile valutare la sua reale efficacia. La precedente forma di class action non aveva dato buoni risultati per i consumatori, e poche erano state anche le cause avviate con tale procedura.