Perché i contenitori per bevande hanno cambiato i tappi?

Alcuni produttori di bevande utilizzano già da qualche tempo tappi che restano attaccati alla bottiglia o al cartone anche dopo la loro apertura: dal 3 luglio 2024 ciò sarà obbligatorio anche per tutti gli altri produttori. Si tratta di uno dei provvedimenti adottati per ridurre l’inquinamento da plastica monouso nell’Unione Europea.

Secondo il censimento dei rifiuti lungo le coste dell’UE, circa l’82% dell’immondizia presente nel mare è costituito da plastica, mentre soltanto il 18% da materiale non sintetico. Quasi la metà dei rifiuti marini è rappresentata da oggetti in plastica usa e getta (bottiglie per bevande, tappi di contenitori per bevande, mozziconi di sigaretta, cotton fioc e altri), il 27% è formato da materiale sintetico proveniente dalla pesca (ad es. reti) e il 6% da materiale sintetico di altro tipo. Come dimostrano indagini svolte dall’associazione ambientalista Legambiente, anche i rifiuti che finiscono sulle spiagge italiane sono costituiti per l’80% da plastica. I più diffusi tra tutti sono: filtri di sigaretta (in media 101 pezzi per 100 metri di spiaggia), parti in macroplastica (67 pezzi per 100 metri), tappi e coperchi (47 pezzi per 100 metri). Simile è la situazione al Mare del Nord, dove su 100 metri di spiaggia sono stati trovati oltre 40 tappi. La stragrande maggioranza dei materiali sintetici è estremamente resistente e non biodegradabile, il che significa che con il tempo questi materiali si scompongono in frammenti sempre più piccoli, trasformandosi infine in micro- o nanoplastiche.

Con la cosiddetta Direttiva Plastiche monouso o SUP (Single Use Plastics; Direttiva 2019/904) il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno introdotto una serie di provvedimenti volti a ridurre la quantità di rifiuti di plastica monouso. Oggetti in plastica usa e getta per i quali esistono alternative in altri materiali sono banditi del tutto già dal 3 luglio 2021. ll divieto si applica a posate, piatti, cannucce, agitatori, bastoncini per palloncini e cotton fioc, nonché ai contenitori per fast food e per bevande e ai bicchieri per bevande in polistirolo.

A decorrere dal 3 luglio 2024, “i prodotti di plastica monouso [...] i cui tappi e coperchi sono di plastica possono essere immessi sul mercato solo se i tappi e i coperchi restano attaccati ai contenitori per la durata dell’uso previsto del prodotto”.
Gli imballaggi monouso per bevande con un volume di riempimento fino a tre litri, comprese le bottiglie in PET per bevande analcoliche e i cartoni del latte, devono quindi essere dotati di tappi ancorati. Questa disposizione dovrebbe contribuire a garantire che i tappi e coperchi non finiscano più in fiumi, boschi o spiagge inquinandoli, ma che vengano raccolti assieme a tutti gli altri componenti del contenitore e quindi riciclati.

“Sebbene ora alcuni oggetti monouso vengano realizzati con materiali diversi dalla plastica, e i tappi degli imballaggi per bevande restino attaccati al contenitore, si tratta pur sempre di prodotti usa e getta”, sottolinea Silke Raffeiner, nutrizionista presso il Centro Tutela Consumatori Utenti. “La soluzione più efficace sarebbe piuttosto la rinuncia ai prodotti monouso e il passaggio a quelli riutilizzabili”.

 

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