A un elevato consumo di zucchero sono associate diverse cosiddette malattie del benessere. Per tutelare la propria salute, è consigliabile, pertanto, seguire una dieta povera di zuccheri. Le consumatrici e i consumatori più salutisti tendono, dunque, a prediligere i prodotti ipocalorici in modo da ridurre l’apporto di zuccheri e calorie attraverso l’alimentazione. Tali cibi e bevande prodotti industrialmente contengono spesso dolcificanti artificiali senza calorie, come alternativa allo zucchero. E in effetti, sul breve periodo il consumo di alimenti e bevande con dolcificanti “zero calorie” può contribuire a ridurre il peso corporeo, o quantomeno a mantenerlo.
Nel corso di qualche anno, tuttavia, è improbabile che la sostituzione degli zuccheri liberi con dolcificanti privi di calorie svolga un effetto positivo sul controllo del peso e sulla percentuale di grasso corporeo. Conclusione, questa, a cui è giunta l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dopo aver esaminato e valutato numerose ricerche sull’argomento. Studi osservazionali hanno addirittura dimostrato l’effetto opposto, ovvero un maggior rischio di aumento di peso e obesità (sovrappeso estremo). Inoltre, da questi studi è stato rilevato che il consumo regolare di edulcoranti come la saccarina, il sucralosio e l’aspartame può alterare la flora intestinale dell’uomo e disturbare la regolazione dei livelli di zucchero nel sangue, aumentando così il rischio di obesità e di diabete di tipo 2. Non da ultimo, l’OMS sottolinea il fatto che a oggi sono poco studiate le conseguenze del consumo di edulcoranti sui bambini.
Alla luce di questi risultati, l’OMS sconsiglia in generale l’utilizzo di dolcificanti privi di calorie ai fini del controllo del peso e della prevenzione del diabete di tipo 2, e con questo si riferisce a tutti i comuni additivi alimentari come l'acesulfame-K (E 950), l’advantame (E 969), l’aspartame (E 951), il ciclamato (E 952), il neotame (E 961), la saccarina (E 954), il sucralosio (E 955) e i glicosidi steviolici (E 960). La raccomandazione dell’OMS è rivolta principalmente ai politici responsabili delle decisioni in materia di salute pubblica.
“Un elevato consumo di zucchero comporta molto chiaramente rischi per la salute, ma anche assumere cibi e bevande con dolcificanti artificiali privi di calorie non rappresenta una buona alternativa”, conclude Silke Raffeiner, nutrizionista presso il Centro Tutela Consumatori Utenti. “Si raccomanda piuttosto una dieta a basso contenuto di zuccheri: l’acqua del rubinetto e i tè non zuccherati sono i migliori dissetanti. La voglia di sapori zuccherini può essere soddisfatta con alimenti naturalmente dolci come la frutta e con le verdure dal sapore dolce come la zucca. Le bibite e altri alimenti altamente elaborati con edulcoranti privi di calorie dovrebbero essere consumati, semmai, solo occasionalmente e in piccole quantità. Quantità moderate di frutta secca addolciscono gli alimenti in modo naturale. Succhi di frutta e bevande dolci andrebbero preferibilmente consumati sempre ben diluiti. Se si riesce a seguire una dieta a basso contenuto di zucchero per qualche settimana, la voglia di dolce diminuirà. Inoltre, è importante abituare i bambini a una dieta povera di zuccheri sin da piccoli”.