L’offerta di impianti di riscaldamento si fa sempre più ampia, più differenziata e quindi meno trasparente per i consumatori. La questione centrale per l’acquirente è trovare soluzioni di riscaldamento efficaci e a costi contenuti, laddove la convenienza economica è divenuta un fattore determinante a causa del continuo aumento dei prezzi dei combustibili fossili come il petrolio e il metano. Per avere una panoramica completa delle tipologie di impianti disponibili sul mercato e dei loro costi si può utilizzare il "termometro dei costi del calore".
Si tratta di un grafico comparativo riferito a un edificio che necessita di un impianto da 15 kW ed ha un fabbisogno calorifico annuo di 15.000 kWh o una potenza di 7 kW ed un fabbisogno calorifico annuo di 7.000 kWh .
I costi di investimento includono il prezzo di acquisto della caldaia, della cisterna, degli allacciamenti alla rete del gas, della distribuzione calore, del silo (per lo stoccaggio del combustibile legnoso) e del trasporto del combustibile (minuzzoli, pellets ecc.) e le spese per la canna fumaria. Non sono stati considerati i vari incentivi provinciali e statali (bonus fiscali).
I costi del combustibile sono stati calcolati per un periodo di 20 anni basandosi sui costi praticati attualmente in Alto Adige e senza considerare il loro andamento futuro, poiché a questo riguardo si possono fare solo delle ipotesi. Nel calcolo dei prezzi si è tenuto conto del grado di efficienza delle singole caldaie.
I costi di manutenzione includono le spese per lo spazzacamino, la corrente e il tecnico della ditta di assistenza.
I prezzi degli impianto sono comprensivi di IVA del 10%.
Copyright: Günther Gantioler