La richiesta online può essere effettuata da consumatori con un reddito inferiore ai 20.000 euro
Il CTCU ricorda: per gli abbonamenti ai trasporti pubblici spetta anche una detrazione IRPEF
Il "bonus trasporti", introdotto per la prima volta nel 2022, è stato riconfermato anche per quest’anno. In seguito all’aggiornamento dell'apposita piattaforma online predisposta per il riconoscimento di tale bonus, i consumatori possono richiedere ora il bonus di 60 euro per l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico.
Ciò che è cambiato con il nuovo decreto sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti (D.L. n. 5/2023) è tuttavia l’abbassamento del limite di reddito entro il quale può essere richiesto il bonus: se nel 2022 il limite di reddito ammontava a 35.000 euro, quest'anno, potranno accedervi invece solo le persone con un reddito fino a 20.000 euro.
Piattaforma dedicata (bonustrasporti.lavoro.gov.it)
A partire dal 17 aprile 2023, i consumatori possono presentare domanda di riconoscimento del "bonus trasporti" nell’apposito portale online, che è stato recentemente adeguato alle nuove linee guida del Governo. Il bonus trasporti 2023 può essere richiesto entro il 31 dicembre 2023, per il richiedente stesso oppure per un beneficiario minorenne che vive a carico del richiedente. Il richiedente si registra con lo SPID o la carta d'identità elettronica (CIE) e indica il codice fiscale del beneficiario, ad esempio un genitore può richiedere il bonus per i propri figli a carico. Per l'”AltoAdige Pass”, è necessario selezionare "STA SPA" dall'elenco delle aziende presso cui è possibile riscuotere il bonus. Ulteriori informazioni sul bonus trasporti sono disponibili sul sito del Ministero del Lavoro (link: bonustrasporti.lavoro.gov.it).
Detrazione fiscale dei costi degli abbonamenti ai trasporti pubblici
Ricordiamo che i consumatori possono richiedere una detrazione fiscale del 19% per i costi del l'AltoAdige Pass, fino a un massimo di 250 euro. Le relative ricevute possono essere scaricata dal portale AltoAdige Pass.
In occasione della dichiarazione dei redditi, i contribuenti possono destinare il 5 per mille dell’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) ad organizzazioni di promozione sociale. L’importo da destinare rappresenta una quota dell’imposta e non costituisce per il contribuente alcun costo aggiuntivo. Basta apporre la propria firma nel campo apposti del CUD, del modello 730 o in quello dell'UNICO ed indicare in aggiunta il numero di codice fiscale dell’associazione a cui destinare il contributo (ad esempio Centro Tutela Consumatori Utenti 94047520211).