Il 13 maggio una marcia intorno al Lago di Caldaro per dire basta ai pesticidi di sintesi in agricoltura
Il Trentino Alto Adige ha il primato di regione con il più elevato impiego di pesticidi per ettaro: 47 kg, oltre sei volte la media nazionale (dati ISTAT riferiti al 2015). Questo record è strettamente legato alla specializzazione nella monocoltura della mela. Nel valutare l'opportunità economica di tale attività non viene tenuto debito conto dei costi esterni, pagati da tutta la comunità. Questi riguardano i danni alla salute umana (la maggior parte dei pesticidi sono neurotossici), la perdita di biodiversità, la moria delle api, l'inquinamento dei corsi d'acqua (20 fiumi contaminati con pesticidi in Trentino secondo il Piano Tutela Acque del 2015), dell'aria e il depauperamento del suolo, nonché il degrado del paesaggio, con ricadute evidenti sulla qualità della vita e sul turismo.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i pesticidi causano ogni anno circa 200 mila morti su scala globale (anche lo studio “Report of the Special Rapporteur on the right to food” dell’ONU del marzo 2017 riporta questo dato) e secondo l’autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) circa il 45% del cibo che consumiamo contiene residui di pesticidi.
È scientificamente provato che queste sostanze chimiche possono contribuire al sorgere di diverse forme tumorali e alterare il sistema endocrino, con il conseguente aumento delle patologie correlate. Le persone che vivono e lavorano nelle aree dove si pratica l'agricoltura intensiva e chimica, caratteristica delle monocolture, sono le più esposte, in particolare le donne in gravidanza e i bambini.
In alternativa a questo modello – afferma WWF Bolzano - sosteniamo le esperienze agricole, come l’agricoltura biologica, i biodistretti e le filiere corte, che in questi anni hanno dimostrato di saper coniugare il rispetto per la salute pubblica e l'ambiente, producendo alimenti sani e posti di lavoro, valorizzando la varietà dei prodotti locali e tutelando la salute pubblica. E' nostra intenzione offrire spunti e proposte per una equilibrata coesistenza tra uno sviluppo sostenibile e la capacità di creare valore in senso economico, in dialogo con tutti i portatori di interesse.
WWF Bolzano, Legambiente Bolzano e Heimatpflegeverband Südtirol, con l’appoggio di alcuni gruppi e associazioni (Agricultura Trentino, Ambiente e salute Bolzano, Arbeitsgemeinschaft Lebenswertes Unterland, Centro Tutela Consumatori Utenti, Comitato per il Diritto alla Salute in Val di Non, Comitato promotore per un Comune Malles libero da Pesticidi, Dachverband für Natur und Umweltschutz, GASlein-Gruppo di Acquisto Solidale a Merano, Initiativgruppe Unterland, Italia Nostra Bolzano, PAN Italia, Umweltschutzgruppe Vinschgau), organizzano quindi per domenica 13 maggio 2018 una camminata contro l’uso dei pesticidi di sintesi in agricoltura, denominata ”Marcia Stop Pesticidi”, in coordinamento interregionale con le Marce di Cison-Follina (TV) e San Pietro Valpolicella (VR) dove si terranno due eventi “gemelli”.
Le realtà aderenti alla Marcia invitano la Commissione Europea a rivedere la recente autorizzazione concessa per altri cinque anni all’uso del glifosato, nonché a riformare la procedura di approvazione dei pesticidi e a fissare obiettivi di riduzione obbligatori per quanto riguarda l’uso dei pesticidi.
A Governo, Provincia e Comuni chiedono di:
- applicare il principio di precauzione vietando l'utilizzo dei pesticidi, intesi come molecole di sintesi, attivando controlli e sanzioni idonee, iniziando col vietare definitivamente le sostanze che sono state sottoposte a deroghe e fissando obbiettivi di riduzione per gli altri;
- potenziare tutti gli strumenti di controllo e salvaguardia del territorio per evitare sbancamenti, deturpazione del paesaggio e cambiamenti delle destinazioni d'uso.
- disincentivare economicamente le produzioni agricole industriali e le monocolture;
- favorire e finanziare l'agricoltura biologica e la costituzione di biodistretti, nel rispetto della
- biodiversità e delle tipicità tradizionali locali;
La marcia del 13 maggio si svolgerà in senso antiorario intorno al lago di Caldaro, lungo un percorso di 7,4 chilometri (circa 2 ore e 30). Il punto di raduno sarà al parcheggio all'angolo Nord-Ovest del lago alle ore 10.15. La marcia terminerà al punto di ritrovo verso le ore 13. In conclusione i rappresentanti dei vari gruppi aderenti terranno un breve discorso.