Manca poco più di un anno all'annunciata abolizione della cd. tutela di prezzo fornita dall'ARERA, Autorità per i settore dell'energia elettrica (per i clienti domestici e le piccole imprese connesse in bassa tensione) e del gas naturale (per i clienti domestici). La fine del cd. mercato di maggior tutela, inizialmente prevista per il 1° luglio 2020, è quindi fissata – a meno di ulteriori proroghe - al 1° gennaio 2024.
Da questa data l'Autorità cesserà di definire ed aggiornare ogni 3 mesi (ogni mese per il gas), come avviene ora, le condizioni economiche (cioè i prezzi) per la fornitura di energia elettrica e di gas naturale dei servizi di tutela per i clienti di piccole dimensioni, inclusi quindi i clienti domestici.
Già oggi i clienti finali di piccole dimensioni hanno però la possibilità di passare al “mercato libero”, dove è il cliente a decidere quale venditore e quale tipo di contratto scegliere, selezionando l'offerta più adatta alle proprie esigenze.
Già, ma come fare?
Questa la domanda che moltissimi consumatori, anche nella nostra provincia, stanno ponendo ai consulenti per il settore energia/gas del CTCU. Molti, soprattutto persone anziane, ma non solo, sono preoccupati dalla novità del “fine tutela” e leggendo le comunicazioni che pervengono loro a riguardo, dai fornitori di energia, si precipitano presso gli sportelli dell'Associazione per richiedere un consiglio oppure una consulenza.
Il consiglio spassionato è: niente panico, ma informarsi bene sì!
Ecco un breve vademecum su cosa fare.
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Fondamentale è conoscere e saper indicare la propria attuale tariffa, nonché sapere a “quanto ammonta” il proprio consumo annuale di energia oppure di gas e quale è “la potenza” fornita (tali dati li si può agevolmente ricavare dall'ultima bolletta dell'attuale fornitore);
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cercare di determinare quale è stata la propria spesa nel corso dell'ultimo anno (si può fare la somma delle ultime sei bollette dell'energia o di quelle del gas, ricordandosi di togliere i 90 euro del canone TV da quella dell'energia);
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nel caso si ritenesse troppo caro il prezzo attualmente pagato, si può ricercare un'altra offerta sul mercato: come inizio, si può provare a fare una ricerca attraverso il Portale Offerte di ARERA (https://www.ilportaleofferte.it/portaleOfferte) oppure si può contattare singoli fornitori, meglio via email, chiedendo per il momento solo un preventivo di offerta; ciascun fornitore ha, di norma, una proprio sito internet, sul quale si possono ricavare utili informazioni sull'offerta desiderata;
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valutare attentamente le condizioni economiche dell'offerta, leggendosi bene almeno le principali clausole e consultando la cd. scheda di confronto che il fornitore deve pubblicare o consegnarvi (molto utile!);
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non firmare mai il contratto oppure dare il proprio consenso (telefonico) prima di aver letto e ben compreso le principali condizioni dell'offerta (durata, prezzo fisso o prezzo variabile, modalità di applicazione di eventuali sconti e bonus ecc…)
Attenzione inoltre che/a:
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non sono possibili sconti sui cd. costi di trasporto e gestione del contatore, né sui cd oneri di sistema, né sui costi fissi in genere, come neppure – ovviamente – sulle imposte;
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l'unica voce di bolletta sui cui il fornitore/venditore può accordarvi uno sconto è la cd. “spesa per la materia prima energia o gas”, che pesa al momento ca. l’ 80% dell'intera bolletta;
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alcuni venditori indicano falsamente questo valore come il prezzo complessivo sui cui praticano lo sconto;
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ai bonus concessi per l'attivazione del contratto, ma revocabili dal fornitore in caso di vostro recesso dal contratto prima di una certa durata prestabilita;
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ai contratti conclusi attraverso il canale telefonico: una telefonata troppo lunga può significare già tentativo di farvi concludere un contratto; avete comunque 14 giorni di tempo per esercitare il cd. diritto di ripensamento;
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a chi cerca di conoscere i vostri dati e quelli della fornitura, millantando “la necessità di verifiche tecniche” da parte del distributore o di non meglio precisate Autorità.
Come avviene il passaggio da un fornitore all'altro?
Una volta che avete individuato l'offerta che fa per voi, dovete provvedere a sottoscrivere il contratto (eventualmente anche a distanza) con il nuovo fornitore. Non dovete inviare alcuna disdetta al vecchio: sarà il nuovo fornitore ad inviare la disdetta al vecchio per vostro conto.
Precisiamo che si tratta di passaggio amministrativo: la fornitura di energia non viene interrotta in alcun caso (il distributore, che è soggetto diverso dal venditore, e che si occupa della concreta distribuzione dell'energia o del gas a livello locale, rimane sempre lo stesso).
Seguite la corretta chiusura della fatturazione con il vecchio fornitore e l'apertura della nuova con il nuovo.
Conservate accuratamente copia dell'offerta e del contratto.
Cosa accadrà a coloro che non sceglieranno un venditore nel mercato libero prima del 1° gennaio 2024?
A tali utenti sarà comunque garantita la continuità della fornitura di energia elettrica e/o gas naturale, affinché il cliente non subisca alcuna interruzione durante il periodo necessario a trovare un venditore sul mercato libero.
Per ogni dubbio, informazione e consulenza non esitate a rivolgervi agli Sportelli energia del CTCU (sede principale: via Dodiciville, 11 a Bolzano oppure sedi periferiche di Brunico, Merano, Bressanone, Egna e altre ancora – vedi www.consumer.bz.it)