Centri estetici: Consigli per una scelta consapevole

L’arrivo della bella stagione risvegliano in molte persone la voglia di prendersi cura del proprio corpo. Con l’arrivo dell’estate si tende, infatti, ad accorgersi maggiormente dei propri inestetismi, soprattutto quelli della pelle, tipo cellulite, rughe, smagliature e peli superflui e magari anche di qualche chilo di troppo; oppure si ha semplicemente desiderio di qualche piccola “coccola” come un massaggio rilassante oppure una pulizia del viso. Nella maggior parte dei casi si decide pertanto di rivolgersi ad un centro estetico per una “remise en forme” complessiva.

Ma cos'è effettivamente un centro estetico e quali sono i trattamenti consentiti?
A cosa dobbiamo inoltre fare attenzione prima di scegliere quello a cui affidarci?

 

Cosa sono i centri estetici?
Innanzitutto, è bene sapere che estetisti, cosmetisti, acconciatori, onicotecnici sono degli “artigiani” a tutti gli effetti. In Alto Adige ed in Trentino i centri estetici sono infatti disciplinati dalle rispettive normative provinciali vigenti, la Legge provinciale 25 febbraio 2008, n. 1, art. 32 (Legge sull’ordinamento dell'artigianato) per la provincia di Bolzano e il Decreto del Presidente della Provincia di Trento 5 novembre 2008, n. 52-159/Leg per la provincia di Trento, nonché dai  regolamenti in materia emanati da ciascun Comune.

Le normative di carattere provinciale prevedono, in particolare, che ogni centro estetico debba avere almeno un responsabile tecnico che sia in possesso del diploma di maestro artigiano oppure del diploma di lavorante artigiano per la relativa professione, e che successivamente abbia maturato un’esperienza professionale di almeno 18 mesi oppure sia in possesso di un diploma di scuola professionale (almeno biennale), il quale attesti la conclusione di un percorso di formazione teorico-pratica nell’ambito.
Il tecnico responsabile deve essere sempre presente nel centro estetico durante gli orari di apertura e i clienti hanno diritto di chiedere chi sia, nel momento in cui decidono di sottoporsi ad una prestazione estetica nel centro prescelto.

 

Quali sono i trattamenti consentiti?
La normativa è, a questo proposito, molto chiara: le attività di estetista e di cosmetista possono essere svolte mediante tecniche manuali oppure con l’impiego di apparecchiature elettromeccaniche per uso estetico, specificatamente previste dalla legge.
Sono tuttavia escluse tutte quelle prestazioni dirette, in linea specifica ed esclusiva, a finalità di carattere terapeutico.
I centri estetici che tentano di attirare nuovi clienti promuovendo promesse di cure “miracolose” sarebbero da evitare.
Lo svolgimento dell’attività di estetista, cosmetista o acconciatore è consentita anche in casa, soddisfacendo tuttavia sempre una serie di requisiti previsti dalla legge.

 

I consigli del CTCU:

  • Nella scelta del centro estetico è importante verificare di persona i locali in cui si svolgerà il trattamento: igiene e pulizia sono il biglietto da visita più importante e quindi è bene verificare, ad esempio, l’assenza di polvere oppure che venga effettuata l’attività di igienizzazione dei macchinari utilizzati per i trattamenti.
  • Importante è confrontare ance il costo delle singole prestazioni e farsi dare sempre spiegazioni dettagliate riguardo funzioni e scopi delle apparecchiature elettromeccaniche impiegate o delle prestazioni manuali cui deciderete di sottoporvi. Va ricordato che i trattamenti possono non avere sempre gli stessi risultati per tutti, dunque è importante farsi fare un check-up preventivo sul tipo di pelle oppure di pelo da trattare, come, ad esempio, nel caso in cui si voglia effettuare un trattamento di epilazione laser.
  • I “pacchetti” a prezzi scontati spesso sono dei veri e propri abbonamenti standard che non prendono in considerazione le esigenze specifiche del singolo consumatore.
  • Dal punto di vista economico-giuridico, le offerte di abbonamenti di cinque, dieci sedute e oltre per determinate prestazioni (vedi trattamenti di epilazione laser, oppure trattamenti cosmetici anticellulite, pulizia viso, ecc...), possono costituire dei veri e propri contratti di durata e quindi, qualora decidessimo di terminare anticipatamente i trattamenti prescelti, saremo comunque costretti a pagare l'intero importo pattuito oppure lo stesso importo pagato in anticipo non ci verrà restituito. Diverso è il caso in cui viene promesso per iscritto un certo risultato che poi però non si concretizza o che, magari, provoca addirittura dei danni estetici. In tal caso, si ha ovviamente il diritto di contestare la prestazione, come nel caso di qualsiasi altro artigiano, immediatamente o comunque non oltre 8 giorni dalla scoperta del vizio (l’azione si prescrive entro un anno dalla conclusione della prestazione). Se, invece, un trattamento fatto da “mani poco esperte” vi ha creato danni alla pelle oppure in altre parti del corpo, non esitate a recarvi immediatamente dal medico, facendovi fare una visita e una perizia, comunicando poi per iscritto alla controparte quanto accaduto e riservandovi di quantificare un risarcimento del danno.
  • Per legge, le tariffe delle prestazioni offerte devono essere esposte in maniera ben visibile alla clientela e in prossimità della cassa dell’esercizio. Dunque non iniziate alcuna prestazione senza essere certi/e del prezzo delle prestazioni e di quello finale da saldare.
  • Le estetiste all'interno del proprio esercizio possono vendere prodotti cosmetici, ma la vendita di questi prodotti non deve essere l'attività prevalente.
  • Fate attenzione alle offerte presenti sui social media: mai come in questo caso, una visita preventiva al centro estetico è fondamentale prima della scelta definitiva. Infine, può risultare utile verificare le recensioni sul centro, soprattutto riguardo l’igiene e la pulizia.
Situazione al
06/23

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