Che cosa sono gli alcaloidi pirrolizidinici?

Mangiare, bere ed altre delizie – lo sapevate che …?


Gli alcaloidi pirrolizidinici sono un tipo di sostanze vegetali secondarie. Varie specie di piante, in particolare le composite o asteracee e le leguminose, producono questi alcaloidi nel proprio metabolismo per difendersi da animali erbivori. “Testati sugli animali, alcuni alcaloidi pirrolizidinici si sono dimostrati dannosi per il fegato, cancerogeni e mutageni”, riferisce Silke Raffeiner, nutrizionista presso il Centro Tutela Consumatori Utenti dell’Alto Adige. “Ne possono essere esposti soprattutto il tè alle erbe, il tè nero e quello verde, il miele e integratori alimentari”. Gli alcaloidi pirrolizidinici possono giungere in questi alimenti attraverso le erbe selvatiche oppure – come nel caso del miele – attraverso i pollini delle erbe selvatiche. Anche il mangime per animali ne può essere contaminato, poiché erbe come il Senecione di San Giacomo, che contiene alcaloidi pirrolizidinici, sono sempre più diffuse sui nostri campi. Gli alcaloidi tossici possono sia danneggiare la salute degli animali sia entrare nella catena alimentare.

Nelle quantità in cui sono attualmente presenti nel tè alle erbe, in quello nero e verde e nel miele, gli alcaloidi pirrolizidinici non sono immediatamente nocivi alla salute dell’uomo. Tuttavia, un consumo prolungato e costante di queste sostanze viene considerato preoccupante per la salute.

Non esiste ancora un valore limite di legge per la presenza di alcaloidi pirrolizidinici negli alimenti e nei mangimi. L’assunzione attraverso alimenti e mangimi dovrebbe comunque essere evitata o ridotta il più possibile. A questo scopo è necessario che i coltivatori di piante per la produzione di tè (alle erbe) prestino molta attenzione durante la coltivazione e il raccolto e che soprattutto il miele importato sia sottoposto a regolari controlli.

 

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