Nel 2021 si scoprì che erano stati divulgati i dati di 35 millioni di Italiani
Ad aprile 2021 si scoprì che i dati di oltre 500 milioni di utenti Facebook di tutto il mondo erano in vendita sul darknet. La fuga di dati ha riguardato anche oltre 35 milioni di italiani, e sicuramente non pochi altoatesini. Alcuni di essi, nel corso degli anni, ripetutamente hanno chiesto informazioni sulla fuga di dati al Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU), che ha monitorato con sguardo vigile lo svilupparsi della situazione legale in questo periodo. I dati trafugati potrebbero essere utilizzati, tra l'altro, per messaggi di spam, phishing o furto di identità.
Per tutelare i diritti dei consumatori altoatesini, il CTCU ha ora avviato una class action presso il Tribunale di Milano. L’associazione, che rientra fra quelle rappresentative a livello nazionale, rappresentata dallo studio legale Dolce-Lauda, avv.ti Rodolfo Dolce e Carlo Malossi, con questa class action persegue due diversi obiettivi.
“In primo luogo, Meta dovrebbe impostare di default lo standard più restrittivo per le impostazioni privacy”, commenta Gunde Bauhofer, Direttrice del CTCU. “L'impostazione predefinita automatica, che rendeva alcuni dati ricercabili da “tutti”, è stata la causa principale della fuga di dati. Impostazioni predefinite più restrittive possono evitare che ciò accada nuovamente in futuro. Inoltre, tutti gli utenti Facebook interessati devono essere informati della fuga di dati. Sebbene il Garante della Privacy abbia imposto una simile informativa già nel 2021, Meta finora non ha comunicato nulla agli utenti. Molte delle persone colpite potrebbero non sapere che i loro dati - numeri di telefono, indirizzi e-mail, situazione sentimentale, luogo di residenza, data di nascita, ... - erano disponibili sul darknet praticamente gratis”.
“Meta deve anche risarcire i danni causati”, aggiunge l’Avvocato Rodolfo Dolce. “Molto prima della fuga di dati, Facebook era già stata informata da terzi sull'esistenza di una vulnerabilità che rendeva possibile lo “scraping” di dati. Nonostante ciò Meta non ha messo in campo contromisure tempestive per colmare questa lacuna di sicurezza. Gli interessati devono essere risarciti, poiché la gestione dei loro dati mancava della necessaria sicurezza e diligenza”.
L'azione collettiva ai sensi del Codice del Consumo consente agli interessati di aderire gratuitamente al procedimento. I singoli consumatori non corrono poi alcun rischio finanziario.
“L'azione legale è finalizzata al risarcimento dei danneggiati; l'entità di tale risarcimento per danni immateriali (non si parla di denaro rubato, ma di dati trafugati) sarà decisa esclusivamente dal tribunale. Al momento, possiamo solo fare ipotesi su eventuali importi. La Federazione tedesca delle organizzazioni dei consumatori (vzbv) ha chiesto 600 euro per parte lesa in una causa simile (questa causa è stata presentata a dicembre), anche se in generale questo tipo di risarcimento è più basso in Germania che in Italia. All'inizio dell'anno, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che per la sola divulgazione non autorizzata di un indirizzo IP debba essere pagato un risarcimento di 400 euro” spiega l’Avvocato Carlo Malossi.
Sono coinvolto anch’io?
Potreste essere interessati dalla fuga di dati se avevate un profilo Facebook collegato al vostro numero di telefono nel 2018 o nel 2019.
Facebook stesso rimanda gli utenti che vogliono scoprire se sono interessati dalla fuga di dati al sito web haveibeenpwned.com. Lì è possibile inserire il proprio indirizzo e-mail o il proprio numero di telefono (in formato internazionale, cioè +393 ...) nel campo di input: il sito vi dirà se queste informazioni rientrano in una fuga di dati nota.
Posso partecipare alla causa?
Non è ancora possibile aderire alla causa: ciò sarà possibile solo dopo l'apertura del registro dei danneggiati, che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi. Solo consumatori e consumatrici con abituale residenza in Italia potranno aderire alla causa. Ne daremo notizia.
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Precisiamo che a causa dell'elevato numero di potenziali danneggiati in questa vicenda, non siamo in grado di offrire consulenza o risposte individuali (ad eccezione dei nostri soci), in quanto ciò supera nostre risorse disponibili.
English version of press release: