Il cosiddetto QUID (acronimo di Quantitative Ingredients Declaration) indica la quantità di un ingrediente, riportando la percentuale del peso presente nell’alimento. Quando un certo ingrediente figura esplicitamente nella denominazione dell’alimento o viene evidenziato mediante parole o immagini presenti sulla confezione, ad esempio nel caso di uno yogurt alla fragola o di un cioccolato con nocciole, la quantità dell’ingrediente deve essere dichiarata sull’etichetta. “Se sulla confezione di un muesli alla frutta è riportata l’immagine di avena, uva e mele, deve essere indicata la percentuale di ciascuno di questi ingredienti”, spiega portando un altro esempio Silke Raffeiner, nutrizionista presso il Centro Tutela Consumatori Utenti. L’indicazione QUID è obbligatoria anche quando un ingrediente è caratteristico di un prodotto o la presenza di un certo ingrediente è solitamente associata a quel determinato prodotto: nel caso di una maionese, ad esempio, la quantità di uovo deve essere dichiarata.
L’indicazione QUID, viene riportata in percentuale nella descrizione dell’alimento o nelle sue immediate vicinanze oppure nella lista degli ingredienti sotto il rispettivo ingrediente.
Tuttavia, non esiste regola senza eccezione. Per i prodotti che consistono di un solo ingrediente e gli alimenti che sono confezionati insieme a un liquido di copertura, l’indicazione QUID diventa obsoleta. Inoltre, nel caso di ingredienti presenti solo in minime quantità, come ad esempio le spezie utilizzate al fine di migliorare il sapore dell’alimento, l’indicazione QUID non è nemmeno obbligatoria.