È tempo di vacanze: occhio ai mancati pagamenti in autostrada!

Il CTCU mette a disposizione un nuovo vademecum

 

Nel periodo estivo, come ogni anno, le autostrade vengono prese d’assalto per recarsi presso le località di villeggiatura. Ma in caso di perdita del biglietto di entrata, di malfunzionamento del pagamento automatico o ancora di sciopero dei casellanti, caso in cui la responsabilità del mancato pagamento del pedaggio non è del guidatore, il consumatore può permettersi di non pagare?

No, tuttavia va considerata la singola fattispecie. A questo proposito abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte di consumatori che si sono visti recapitare dei verbali di accertamento da parte delle stesse società autostradali o da parte di società di recupero crediti. E c’è ancora molta confusione a riguardo: soprattutto in caso di sciopero si è portati a pensare che il pedaggio non sia dovuto. Per questo motivo il Centro Tutela Consumatori e Utenti ha messo a disposizione sul proprio sito e presso i propri sportelli fisici, un vademecum (https://www.consumer.bz.it/it/mancato-pagamento-autostradale) che chiarisce le diverse fattispecie dei mancati pagamenti in autostrada, quando e come pagare ed eventualmente come contestare.

“Ricordiamo comunque” così la direttrice del Centro Tutela consumatori Utenti, Gunde Bauhofer “che in questi casi i gestori delle autostrade, e le società di recupero crediti a cui si affidano, non possono addebitare agli utenti delle autostrade costi aggiuntivi di recupero del credito, oltre agli oneri di accertamento già previsti dal Codice della Strada. Costi aggiuntivi, che purtroppo si riscontrano ancora troppo spesso nei verbali di accertamento che vengono inviati agli utenti, che per un motivo o per l’altro non sono stati in grado di pagare il pedaggio”.

 

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