I tempi di attesa per le visite specialistiche presso l'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige si allungano

Il CTCU: i pazienti costretti ad attendere anche fino a 251 giorni!

Di continuo, i pazienti altoatesini si lamentano dei lunghi tempi d'attesa nelle strutture sanitarie della provincia, sia per quanto riguarda le visite specialistiche che per interventi ed operazioni. Per gli utenti è di fondamentale importanza che le prestazioni vengano erogate entro tempi „adeguati e ragionevoli“. Da tale aspetto dipende anche la soddisfazione dei pazienti e la qualità del servizio. Per questo motivo, la riduzione dei tempi delle prenotazioni dovrebbe essere un obiettivo di massima priorità.

Fissato in un accordo del 2008, l'Assessorato alla Sanità, l'Azienda Sanitaria ed il CTCU avevano concordato di rendere pubblicamente accessibili ai cittadini, tramite internet, i tempi d'attesa, al fine di intervenire per poterli abbreviare. Nel 2009 è stata creata l'apposita banca dati (www.sabes.it) e si è proceduto alla pubblicazione della prima rilevazione. Il CTCU ha confrontato ora i dati di settembre 2009 con quelli di luglio 2017. Il risultato che ne è emerso non si può certo definire incoraggiante. La tendenza dei tempi di attesa non è, infatti, positiva: i tempi di attesa per le visite in tutti gli ospedali sono aumentati, in media, di 2,5 giorni.

Un confronto fra gli ospedali dell'Alto Adige mostra che il tempo di attesa più lungo si registra a Bolzano con una media di 81,14 giorni, mentre l'attesa in media più breve si ha a Vipiteno con 33,7 giorni.

Confrontando gli sviluppi dal 2009 al 2017, è sempre Vipiteno il „primo della classe“. L'attesa media, dal 2009, è scesa di 13,53 giorni. Palma nera è l'O.C. di Bressanone, dove nello stesso periodo, i tempi medi di attesa sono aumentati di 17,53 giorni (per i dettagli si veda la tabella allegata). Va però sempre tenuto conto che i tempi d'attesa variano molto a seconda della prestazione richiesta e a seconda dell'ospedale in cui essa viene prestata. Le tabelle mostrano anche che i tempi d'attesa, se confrontati con i valori del 2009 e 2014, hanno subito un continuo aumento.

Nel confronto diretto delle 6 prestazioni disponibili in tutti gli ospedali (2009-2017), l'ultimo posto va a Silandro, in quanto per 5 delle 6 prestazioni il tempo d'attesa è peggiorato. Lo sviluppo migliore riguarda invece Bressanone, dove per 5 prestazioni i tempi d'attesa si sono accorciati. In totale, dal 2009, le prestazioni con un miglioramento sono 18, in confronto a 22 che sono invece peggiorate (per i dettagli vedasi sempre le tabelle). Confrontando il 2014 con i dati attuali, si nota che molte delle prestazioni sono peggiorate: 23 prestazioni, in confronto alle 16 che sono migliorate.

Per chi ritenga che i tempi d'attesa presso gli O.C. siano troppo lunghi, si ricorda che esiste anche la possibilità di prenotare una visita privata. Da marzo 2010 i medici dell'Azienda Sanitaria possono, infatti, seppur a determinate condizioni, svolgere l'attività di liberi professionisti (cd. attività intramoenia). Una visita privata, a seconda del medico e del tipo di visita, costa dai 13 ai 651 euro (cfr. www.sabes.it). I tempi d'attesa però sono sensibilmente più brevi rispetto a quelli del servizio pubblico. Prendendo, ad esempio, dermatologia, il tempo di attesa per una visita "standard" va da un minimo di 97 ad un massimo di 194 giorni. Un controllo a campione ha mostrato che per una visita privata si devono aspettare solamente 6 giorni, nel caso in cui non si abbiano preferenze per un particolare medico.

Se le visite sono considerate "urgenti", i tempi di attesa si abbassano notevolmente. La classificazione "urgente" viene però dispensata in modo molto restrittivo, cosicché il dato rilevante continua ad essere quello della visita "non urgente".

Sembra che, con l'introduzione delle visite private negli ospedali da parte dei medici dell'Azienda Sanitaria, si sia venuto a creare un sistema sanitario a „due classi“, e non la riduzione dei tempi d'attesa che doveva comportare. Coloro che possono permettersi di pagare possono avere una visita entro tempi brevi; tutti gli altri sono costretti ad aspettare.

Anche il sistema di rimborso introdotto nel 2012 (assistenza specialistica indiretta) ha cambiato di poco le cose. Per le prestazioni, i cui tempi di prenotazione per visite non urgenti superino i 60 giorni, viene rimborsato un importo pari a 50 euro (nel caso in cui ci si faccia visitare da uno specialista privato). Considerando i costi di simili visite, tale importo risulta però essere troppo basso.


 

Il tempo di attesa più lungo si ha, attualmente, per una visita reumatologica presso l'ospedale di Bolzano: ben 251 giorni. I tempi d'attesa più brevi si hanno per varie tomografie computerizzate a Vipiteno, in quanto gli appuntamenti sono subito disponibili.

Il consiglio del CTCU per i pazienti: controllare le liste d'attesa sul sito dell'Azienda Sanitaria, per cercare di evitare tempi d'attesa troppo lunghi. Spesso le varie visite vengono offerte non solo negli ospedali, ma anche nei vari distretti. Controllando i tempi, i pazienti possono evitarsi fino a 232 giorni di attesa (nostra verifica del 24 agosto 2017): se prendiamo, ad esempio, una vista reumatologica non urgente, a Bolzano l'attesa è di 251 giorni, mentre a Brunico si attendono poco più di due settimane, ovvero 19 giorni.

Il CTCU constata, con rammarico, che si conferma dunque la tendenza verso una servizio sanitario “a due velocità”. L'Associazione continuerà quindi a monitorare la situazione, al fine di tenere aggiornati gli utenti-consumatori sugli sviluppi della situazione.

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