L’offerta di impianti di riscaldamento si fa sempre piú ampia, più differenziata e quindi meno trasparente per i consumatori.
La questione centrale per l’aquirente è trovare soluzioni di riscaldamento efficaci e a costi contenuti, laddove la convenienza economica è diventata un fattore chiave a causa del continuo aumento dei prezzi dei combustibili fossili come il petrolio e il metano.
Per avere una panoramica dei tipi di impianti disponibili sul mercato e dei loro costi si puó utilizzare il "termometro dei costi del calore", un utile strumento di orientamento per i consumatori.
Il termometro dei costi di calore
Si tratta di un grafico comparativo che illustra i costi connessi ai diversi sistemi di riscaldamento per uso domestico.
Il raffronto si basa su un edificio che necessita di una caldaia da 15 kW ed ha un fabbisogno calorifico annuo di 15.000 kWh.
Il termometro dei costi di calore è disponibile anche per una potenza di 7 kW ed un fabbisogno calorifico annuo di 7.000 kWh.
I dati del grafico tengono conto non solo del prezzo di acquisto della caldaia, bensí anche dei costi per il combustibilie e la manutenzione dell’impianto.
Analasi di costi del calore
Come si nota dalla tabella qui riportata, gli impianti di minor prezzo si rivelano poco convenienti quando si passa a considerarne anche i costi di esercizio. Gli incentivi e le agevolazioni fiscali disponibili per l’acquisto di un impianto di riscaldamento non vengono invece presi in considerazione.
Tabella riassuntiva
impianti con potenza di 15 kW
Tipo di impianto | Confronto del prezzo |
---|---|
a gasolio | 100% |
a metano | 74% |
a GPL | 135% |
a legna | 60% |
a minuzzoli di legno (cippato) | 75% |
a pellets | 82% |
teleriscaldamento (biomassa) | 63% |
pompa di calore geotermica (buchi terra) | 93% |
pompa di calore geotermica (collettori superficiali) | 72% |
pompa di calore (aria) |
64% |
Situazione: 31 marzo 2025
impianti con potenza di 7 kW
Tipo di impianto | Confronto del prezzo |
---|---|
a gasolio | 100% |
a metano | 78% |
a GPL | 144% |
a legna | 66% |
a minuzzoli di legno (cippato) | 91% |
a pellets | 91% |
teleriscaldamento (biomassa) | 67% |
pompa di calore geotermica (buchi terra) | 112% |
pompa di calore geotermica (collettori superficiali) | 92% |
pompa di calore (aria) |
79% |
Situazione: 31 marzo 2025
Oltre ai sistemi di riscaldamento elencati nel termometro dei costi di calore, si sono anche altri modi per riscaldare le proprie quattro pareti, come il riscaldamento solare parziale, una termostufa che scalda l'intera abitazione, l'uso diretto dell'elettricità tramite riscaldamento elettrico a pavimento, corpi riscaldanti elettrici a infrarossi, la combinazione di pompa di calore con un impianto fotovoltaico e molto altro ancora.
Il termometro dei costi di calore è stato elaborato da Gantioler Günther .
Il grafico comparativo dettagliato è disponibile sul sito del Centro Tutela Consumatori Utenti.
Consiglio
Prima di decidere quale sistema installare in casa propria, il CTCU consiglia di eseguire un confronto sulla base dei parametri anzidetti (costo di acquisto, spese per il combustibile e spese di manutenzione dell’impianto): ciò permetterà di compiere davvero la scelta ottimale in termini di convenienza economica.
- Oltre alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento, anche semplici accorgimenti possono aiutare a ridurre i costi di riscaldamento futuri:
- Abbassare la temperatura ambiente di solo 1 °C consente un risparmio energetico di circa il 6%;
- Aerare correttamente (aprire completamente le finestre per pochi minuti) evita inutili dispersioni di calore;
- Non coprire i radiatori con tende o rivestimenti;
- Sfiatare regolarmente i sistemi di emissione del calore (radiatori, riscaldamento a pavimento, ecc.): l’aria nei circuiti aumenta il consumo di energia;
- Chiudere tapparelle, persiane e tende durante la notte per limitare le perdite di calore;
- Controllare e pulire regolarmente l’impianto di riscaldamento per migliorarne l’efficienza;
- Interventi aggiuntivi di isolamento termico – ad esempio su finestre o nicchie dei radiatori – possono contribuire ulteriormente alla riduzione del fabbisogno energetico.
Per maggiori informazioni: www.centroconsumatori.it