Irregolarità nella vendita delle azioni della Banca Popolare dell'Alto Adige

Il CTCU agli azionisti: inviare lettera di contestazione, interruttiva della prescrizione

Si sono rivolti al CTCU numerosi clienti e azionisti della Banca Popolare dell'Alto Adige che hanno acquistato azioni dell'Istituto. A seguito di una verifica effettuata assieme all'Avv. Prof. Massimo Cerniglia sono emerse diverse irregolarità nella vendita di azioni, in particolare per quanto attiene la profilatura della clientela e l'effettuazione del servizio di consulenza finanziaria.

Fra le altre cose emerse, un aspetto di forte criticità è costituito dal fatto che la Banca, nella scheda prodotto consegnata ai propri risparmiatori all'atto della vendita delle azioni almeno negli anni 2012 e 2013, aveva assicurato che:

a) “Il prezzo limite non può scendere sotto il prezzo di emissione delle Azioni”

b) “Il prezzo di emissione delle Azioni costituisce il limite inferiore sotto il quale non può scendere il prezzo di scambio delle Azioni sulla succitata piattaforma di negoziazione”.

In altre parole, con tali dichiarazioni, la Banca aveva rassicurato i risparmiatori, promettendo che non si sarebbe avuta riduzione del valore delle azioni.

Il valore dell'azione nel tempo è invece diminuito rispetto al prezzo di emissione (p.es. nel 2012 era di 18,50 euro per azione), per cui la dichiarazione della Banca effettuata in sede di vendita costituirebbe una dichiarazione fuorviante e non rispondente al vero.

Tale fatto potrebbe comportare, in un giudizio civile, finanche l'annullamento del contratto di compravendita della azioni oppure la risoluzione del contratto stesso per grave inadempimento da parte dell'Istituto nonché, probabilmente, anche sanzioni per quanto riguarda la violazione della trasparenza e della correttezza nell'attività di intermediazione finanziaria o quale pratica commerciale scorretta.

Fatto che desta preoccupazione fra gli azionisti è che le predette azioni, in quanto illiquide, risultano allo stato praticamente invendibili (o comunque assai difficilmente commerciabili) e anche il recente avvio della nuova piattaforma (Hi-Mtf) non appare idoneo a consentire agli oltre 65.000 azionisti della Banca di disporre liberamente delle proprie azioni e di realizzare il controvalore delle stesse. Si consideri, infatti, che sulla stessa piattaforma, sono state vendute azioni in quantità sinora molto modeste (nell'ultima settimana 2.218 azioni su ca 490.000 azioni messe sinora in vendita) ad un prezzo di euro 14,08. Ben il 24% in meno rispetto al prezzo di emissione del 2012!

Il CTCU invita pertanto gli azionisti ad inviare al più presto alla Banca una lettera di contestazione, interruttiva della prescrizione, con contestuale richiesta dei documenti necessari per poter valutare la posizione di ogni singolo consumatore, al fine di verificare la possibilità di una tutela, anche giudiziale, in tutte le opportuni sedi.

La lettera interruttiva della prescrizione può essere scaricata dal sito del CTCU – www.consumer.bz.it.

Il presente comunicato, unitamente ai necessari allegati, viene inviato alla Consob, all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e anche alla Procura di Bolzano, per quanto di rispettiva competenza.

Il CTCU invita la Banca Popolare dell'Alto Adige ad un tavolo di conciliazione entro 10 giorni dalla ricezione della presente.

 

like-512_0.png

like-512_0.png

Top