Con la creazione del mercato interno, il trasferimento di denaro, assegni e altri valori mobiliari da e per l'Italia è stato liberalizzato. Fino a 10.000 Euro, i trasferimenti sono possibili senza alcuna formalità; oltre tale somma invece, il viaggiatore deve compilare una dichiarazione doganale, al fine di prevenire le attività di riciclaggio di denaro sporco, di finanziamento del terrorismo ed altre attività illecite.
Quando e a chi deve essere resa la dichiarazione
Al momento dell'entrata o uscita dal territorio nazionale nei passaggi di frontiera da o verso Paesi extracomunitari, ma anche nei viaggi da o verso Paesi comunitari, presso gli Uffici doganali di transito al momento di entrata nel territorio nazionale o al momento dell'uscita dallo stesso.
Il modello per la dichiarazione è disponibile presso gli uffici doganali ed è scaricabile dal sito dell'Agenzia delle Dogane.
Il modello deve essere consegnato alla dogana di transito, che compila la parte di sua competenza e controfirma la dichiarazione. Una copia viene trattenuta dall'ufficio doganale, l'altra copia la riceve il viaggiatore.
Se il trasferimento di denaro avviene mediante plico postale o equivalente, la dichiarazione va presentata all'ufficio postale o al fornitore del servizio postale all'atto della spedizione ovvero nelle 48 ore successive al ricevimento.
Come va compilata la dichiarazione
Il modello deve essere compilato in ogni sua parte indicando le generalità complete del dichiarante e deve essere da lui sottoscritto.
Inoltre vanno elencati i valori oggetto di trasferimento separatamente per tipologie (contanti, assegno, ecc.)
La definizione di denaro contante comprende ogni tipo di strumento di pagamento negoziabile emesso al portatore (assegni al portatore, traveller's cheques, titoli al portatore di vario tipo), nonché strumenti incompleti come lo può essere un assegno firmato ma privo del nome del beneficiario, oltre ovviamente alle banconote e alle monete metalliche.
La dichiarazione deve inoltre contenere l'indicazione della provenienza del denaro, la persona alla quale è destinato e l'utilizzo previsto.
Uso della copia in possesso del dichiarante
Il dichiarante deve aver cura di portare con sé, nei passaggi di frontiera, la sua copia della dichiarazione.
La dichiarazione va effettuata ad ogni passaggio di frontiera, anche se si portano al seguito valori già dichiarati in precedenti viaggi. In pratica se un viaggiatore esce dall'Italia con 15.000 Euro e vi rientra con la stessa somma, dovrà presentare una dichiarazione di valuta sia in uscita che in entrata!
Cosa succede se non si dichiara il trasferimento di valuta pari o eccedente i 10.000 Euro?
La mancata dichiarazione costituisce violazione della normativa valutaria e comporta:
- il sequestro amministrativo nel limite del 40% dell’importo eccedente il limite fissato
- l’applicazione di una sanzione amministrativa, fino al 40% dell’importo eccedente il limite fissato, con un minimo di 300 euro
- l’importo sequestrato, nell’eventuale misura eccedente le sanzioni applicate dal ministero dell’Economia e delle Finanze, è restituito agli aventi diritto che ne facciano richiesta entro cinque anni dalla data del sequestro.
Nei casi previsti (infrazione non superiore a 250 mila euro e non fruizione del medesimo beneficio nei 365 giorni precedenti) il trasgressore può richiedere di essere ammesso all’estinzione della violazione, mediante pagamento immediato in misura ridotta di una somma pari al 5%, con un minimo di 200 euro, dell’importo eccedente il limite fissato, direttamente presso l’ufficio doganale. Il pagamento può avvenire entro 10 giorni dalla violazione a favore del ministero dell’Economia e delle Finanze. In caso di pagamento contestuale alla violazione non si procede al sequestro.
Per approfondimenti: Carta doganale del viaggiatore a cura dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Attenzione!
Siate consapevoli del fatto che se attraversate il confine con in tasca strumenti di pagamento al portatore di importo pari o superiore a 10.000 Euro senza dichiarali potete essere eventualmente anche perseguiti penalmente. Rischiate, pertanto, non solo una sanzione amministrativa, ma anche di essere accusati di riciclaggio!
Per ulteriori informazioni consultate il sito dell'Agenzia delle Dogane.