Lascito digitale e previdenza digitale: come procedere?

La stragrande maggioranza delle persone oggigiorno ha una propria vita digitale, e lascia quotidianamente delle tracce digitali online. Queste tracce purtroppo rimangono online anche dopo la nostra morte, sollevando spesso non pochi dubbi e domande tra gli eredi. Predisporre per tempo quello che si vuole venga fatto con i propri dispositivi, servizi e account nel momento in cui non ci saremo più può facilitare invece di molto le cose per chi resta. Chi dovrà avere accesso e chi no e a che cosa? Che fine faranno i dati? Chi si farà carico di eventuali costi? Queste sono tutte domande che dovrebbero essere chiarite ante mortem.

Il grande sforzo che comporta la creazione di un lascito digitale è l'inventario e la manutenzione dei dati: registrare e tenere aggiornati i dati di accesso a tutti i propri dispositivi, account, servizi ecc., e stabilire come dovrebbe essere gestito il tutto in caso di morte. Inoltre, si dovrà incaricare una persona di fiducia, disponibile, a gestire il nostro lascito digitale. Una volta che noi non ci saremo più, questa persona dovrà avere pieno accesso all'elenco aggiornato dei nostri dati per poter gestire il tutto.

La gestione del lascito digitale non è semplice nell'ordinamento italiano: possono essere predisposti solo gli aspetti pratici (ad esempio, la cancellazione dell'account) e non quelli di diritto patrimoniale, altrimenti si rischia la nullità dell’incarico. Un profilo sui social media che genera introiti pubblicitari non può, ad esempio, essere gestito tramite incarico, ma è necessario redigere un vero e proprio testamento.

Abbiamo preparato un facsimile di mandato, con annessa spiegazione ed elenco esemplificativo degli account, che saremo lieti di fornire via e-mail a chiunque fosse interessato (previa richiesta indirizzata: info@verbraucherzentrale.it).

 

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