Alle compagnie mancano indicazioni sui beneficiari di ben 4 milioni di polizze!
L'IVASS consiglia due strade per verificare se un familiare deceduto avesse stipulato una polizza vita
Da una ricerca condotta dall'IVASS emerge che, ad oggi, ben 4 milioni di polizze vita in Italia non siano state riscosse dai legittimi beneficiari. Questi contratti stanno “invecchiando” presso le compagnie, fino al momento in cui cadranno in prescrizione (il termine è di 10 anni).
Il valore complessivo di tali polizze dormienti si attesta nell’ordine di svariati miliardi di euro. Si tratta di importi frutto di sudati risparmi o che erano stati utilizzati per coprire, da chi aveva stipulato i relativi contratti, dal cd. rischio morte. L'Autorità di vigilanza IVASS indica due possibili strade per verificare se un familiare deceduto avesse stipulato in vita una polizza. L'IVASS raccomanda di seguire le seguenti procedure, al fine di tentare di ottenere la liquidazione del capitale previsto dalle polizze.
- L'ANIA (Associazione nazionale delle imprese di assicurazione) ha elaborato un apposito modulo (consultabile e scaricabile al link: http://www.ania.it/it/servizi/ricerca-coperture-vita.html), con il quale gli interessati possono ottenere informazioni sull'esistenza o meno, presso imprese italiane di assicurazione, di coperture assicurative vita relative alla persona deceduta che si ipotizza risultare essere stata assicurata. Si suggerisce di formulare tante richieste quante sono i potenziali beneficiari, perché la ricerca deve essere effettuata non solo sulla persona assicurata, cioé il de cuius, ma anche sui possibili beneficiari.
- Fare richiesta all'intermediario assicurativo, agenzia, broker, banca o all'impresa di assicurazione di cui si serviva il familiare deceduto, tramite una richiesta scritta (raccomandata a/r). L'IVASS mette a disposizione, a tal riguardo, una lettera tipo.
I consulenti del servizio assicurativo del CTCU sono a disposizione per qualsiasi informazione in merito alla questione (n.tel. 0471 975597).
