Terminati i controlli incrociati dei dati da parte di Ivass, ora inizia la ricerca dei beneficiari
Il CTCU: introdurre un “registro delle persone decedute” per facilitare la ricerca
Recentemente l’IVASS, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, ha provveduto a verificare i codici fiscali di circa 22,8 milioni di assicurati, titolari di un'assicurazione sulla vita o di un'assicurazione contro gli infortuni con copertura in caso di morte. Lo scopo di questa indagine era quello di individuare le cosiddette "posizioni assicurative dormienti".
Le posizioni assicurative dormienti sono contratti di assicurazione con copertura di morte che sono stati dimenticati, per così dire. Si tratta infatti di casi in cui l‘assicurato è deceduto, e i cui eredi o beneficiari non hanno fatto valere il loro diritto nei confronti della compagnia assicurativa.
Attraverso il controllo incrociato dei dati di tutte le compagnie di assicurazione italiane e di 14 straniere, è emerso che tra gli assicurati sono presenti circa 332.655 persone già decedute. Ora le compagnie di assicurazione dovranno trovare gli eredi oppure i beneficiari di queste persone decedute per corrispondere loro le somme assicurate.
Al Centro Tutela Consumatori Utenti sono arrivate già due chiamate da parte di consumatori che in merito hanno ricevuto una notifica dalle compagnie assicurative coinvolte. Una volta conclusa la procedura burocratica, nulla dovrebbe ostacolare il pagamento dell‘importo a loro spettante.
Idealmente, una tale situazione non dovrebbe mai verificarsi. Quando gli assicurati acquistano la copertura del rischio di morte, i cari che andranno a beneficare dell‘importo assicurato, dovrebbero essere resi partecipi al momento della firma della polizza. I potenziali beneficiari dovrebbero inoltre essere informati su dove trovare i documenti della polizza, necessari per poter far valere tempestivamente i propri diritti nei confronti della compagnia di assicurazione.
Infine, quando si procede alla designazione dei beneficiari di una polizza vita si dovrebbe rinunciare alla denominazione generica “eredi legittimi” e specificare invece chiaramente il nome del beneficiario o dei beneficiari.
Chiunque ritenga di poter essere il beneficiario di un'assicurazione sulla vita stipulata da una persona ormai deceduta, può contattare direttamente le compagnie di assicurazione, in cui si pensi sia stato stipulato tale contratto, utilizzando il modello messo a disposizione dall'Autorità di Vigilanza sulle Assicurazioni IVASS (modello qui):
https://www.ivass.it/consumatori/azioni-tutela/indagini-tematiche/documenti/2017/MODULO_DI_RICHIESTA_PER_RICERCA_DI_COPERTURE_ASSICURATIVE_VITA.pdf).
Il CTCU continua a sostenere una soluzione definitiva del problema attraverso l'intervento del legislatore. Il legislatore dovrebbe introdurre un cosiddetto "registro delle persone decedute", che le compagnie di assicurazione dovrebbero confrontare regolarmente con i nomi dei propri clienti. Infine, le compagnie assicurative, in caso di morte dell‘assicurato, dovrebbero essere obbligate a contattare immediatamente i beneficiari.