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Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti - supplemento al n. 17/24
La versione integrale cartacea del Pronto Consumatore viene recapitata gratuitamente via posta ai soci del CTCU oppure è disponibile in formato PDF. Le seguenti news sono un estratto
Cosa sono le varietà club delle mele?
Quante varietà di mele esistano non si sa precisamente. Il Centro federale tedesco per l'agricoltura e l'alimentazione stima che in tutto il mondo ve ne siano circa 20.000, ma le varietà coltivate a scopi commerciali sono meno di 100, e corrispondono nell'aspetto, nella forma e nel gusto all'idea della mela "ideale", sono ad alta resa, immagazzinabili e facili da trasportare.
Molte delle varietà coltivate di recente sono le cosiddette “mele club”. Esse sono soggette a tutela varietale. Questo significa che hanno un titolare, il quale detiene i diritti di proprietà e di tutela sulla varietà vegetale. I produttori che desiderano coltivare una di queste varietà ed entrare a far parte del club esclusivo, sono tenuti a stipulare un contratto con il titolare della varietà per la coltivazione e la commercializzazione dei frutti e a pagargli i cd. diritti di licenza. Nella coltivazione di queste varietà occorre rispettare determinate condizioni e alla loro commercializzazione si applicano determinati criteri di qualità. Le varietà club vengono messe sul mercato con un proprio marchio. L'esempio più noto è il marchio Pink Lady® (varietà: Cripps Pink), che è un incrocio tra le varietà Golden Delicious e Lady Williams.
Nell’interesse degli anziani
Progetti comuni da attuare nel corso di quest’anno sono stati al centro del recente incontro tra la Difensora civica, Gabriele Morandell e la Direttrice del CTCU, Gunde Bauhofer. In particolare, entrambe le istituzioni vorrebbero dedicare maggiore attenzione alle istanze degli anziani.
"Le persone anziane e le loro problematiche nel rapportarsi con la digitalizzazione sono state spesso dimenticate", sostiene Morandell, riferendosi al fatto che sempre più spesso i servizi della pubblica amministrazione e dei fornitori privati sono offerti solo per via telematica, cosa che compromette fortemente l'autonomia di molti anziani e anziane, facendoli dipendere dall'assistenza di qualcuno.
"Intendiamo aumentare i nostri sforzi comuni al fine non solo di assicurare il mantenimento di orari di apertura regolari degli uffici per il contatto diretto con il pubblico, ma anche di garantire che le richieste ad amministrazioni pubbliche e fornitori di servizi privati continuino ad essere accettate in forma cartacea, nonché che le comunicazioni alle persone anziane siano ancora inviate per posta, come accadeva fino a oggi", così Morandell e Bauhofer.
"Invitiamo le persone anziane che incontrano difficoltà di questo tipo a contattarci", concludono Morandell e Bauhofer.
Questi i numeri telefonici di riferimento: Difesa civica 0471.946020, CTCU 0471.975597.
Il “bonus cubatura” della Provincia è fruibile fino alla fine del 2026
Ora che sì potrà beneficiarne del nuovo “bonus cubatura” fino al 31 dicembre 2026, le ristrutturazioni di vecchie abitazioni e la costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza energetica potranno essere intraprese con meno pensieri.
Con il 1° febbraio di quest’anno, la Giunta provinciale ha infatti definito le regole per il nuovo “bonus cubatura/energia”.
L’aumento di cubatura per interventi di risanamento energetico è rimasto invariato rispetto alle precedenti misure, e ammonta ancora al 20% della superficie dell'edificio esistente (in ogni caso, un minimo di 200 metri cubi in più). I requisiti per gli edifici sono stati invece innalzati. In futuro, le case oggetto di risanamento energetico dovranno, infatti, raggiungere la classe “Casa Clima B” oppure la certificazione “R”. Inoltre, per la copertura del fabbisogno energetico dell’edificio viene previsto, d’ora in avanti, anche l’impiego di fonti di energia rinnovabili.
L'aumento di cubatura previsto dalla Provincia è destinato anche alle nuove costruzioni e anche in caso di demolizione e ricostruzione dell’edificio esistente. In questo caso, l'ampliamento di cubatura ammonta, però, al 10% della superficie ammissibile dell'edificio. Inoltre, l'intero edificio deve soddisfare lo standard “CasaClima-Nature” e le prescrizioni in merito alla copertura del fabbisogno energetico dell’edificio attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.
La margarina: migliore o peggiore del burro?
Questo surrogato del burro era costituito principalmente da sego bovino, acqua e latte; per molto tempo, la margarina fu considerata il grasso dei poveri. Tuttavia, quando nel 1960 il burro cominciò ad acquisire una „cattiva reputazione“ a causa del contenuto di colesterolo e di acidi grassi saturi, la margarina venne improvvisamente ritenuta un prodotto più sano del burro. Questo, fino a quando, decenni più tardi, non si rese noto che essa contiene acidi grassi trans, i quali aumentano allo stesso modo il rischio di malattie cardiovascolari.
Per i consumatori di oggi, la margarina di alta qualità e puramente vegetale, costituisce nuovamente una buona alternativa al burro, rispetto al quale, infatti, contiene più acidi grassi insaturi, ha un'impronta idrica minore e presenta un bilancio climatico più favorevole.
Scegliere di spalmare burro o margarina sul pane è una questione di gusto, e vanno entrambi consumati con moderazione. Va anche considerato che il burro in Alto Adige è un prodotto locale, mentre la margarina non lo è.
Innalzamento degli incentivi provinciali per gli interventi di risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili
Per il 2022, l’Ufficio Energia e Tutela del clima ha provveduto ad innalzare alcune agevolazioni provinciali e ha introdotto nuovi incentivi.
In Alto Adige, chi è in procinto di ristrutturare un edificio o un appartamento ha la possibilità di richiedere un contributo provinciale al posto delle varie detrazioni fiscali (vedi https://www.consumer.bz.it/it/agevolazioni-fiscali-sulla-casa). Il nuovo anno ha portato alcuni cambiamenti per i contributi messi a disposizione dall'Ufficio per l'energia e la tutela del clima. Per esempio, l'importo della sovvenzione è ora tra il 30% e l'80% dei costi ammissibili, a seconda dell’intervento e dei requisiti minimi soddisfatti.
La domanda di finanziamento deve essere presentata prima dell'inizio dei lavori e nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 maggio.
Ulteriori informazioni: https://www.consumer.bz.it/it/innalzamento-degli-incentivi-provinciali-gli-interventi-di-risparmio-energetico-e-lutilizzo-di
Conflitto in Ucraina: come donare bene e in sicurezza?
Le immagini che ci arrivano dall'Ucraina sono talmente sconvolgenti, che ci fanno sentire subito in dovere di fare qualcosa per aiutare, almeno per quanto possibile.
Sono molti gli appelli per le donazioni che stanno circolando sui social-media, attraverso post e storie. Tuttavia, prima di fare qualsiasi donazione bisogna prendersi il tempo per controllare bene a chi stiamo per affidare i nostri soldi.
Per evitare, quindi, di incappare in chi se ne vuole approfittare e riconoscere invece le organizzazioni serie, il CTCU offre di seguito un elenco di consigli da seguire in simili casi:
• dare preferenza ad organizzazioni o associazioni conosciute;
• preferire le donazioni in denaro alle donazioni di beni materiali;
• non essere frettolosi nell’effettuare una donazione;
• non destinare l'importo a più di una organizzazione;
• essere cauti in merito alle richieste di donazioni sui “social-media”.
Le donazioni possono essere portate in detrazione
Le donazioni, per poter essere detratte dalle imposte sul reddito, devono essere effettuate con metodi di pagamento “tracciabili” ossia tramite bonifico bancario o postale oppure tramite bancomat o carta di credito. Inoltre, serve la ricevuta emessa dal soggetto che ha ricevuto la donazione.
Un altro valido aiuto, viene offerto dal sigillo di qualità "Donazioni Sicure", il quale viene conferito alle organizzazioni certificate dalla Federazione per il Sociale e la Sanità di Bolzano (https://www.spenden.bz.it/it).
Qual è la particolarità della vitamina B12?
La vitamina B12 è quella di cui l'uomo ha un fabbisogno minore. Essa è necessaria per la divisione cellulare, l'emopoiesi, la formazione del tessuto nervoso, la trasmissione dei segnali nervosi e la protezione dei vasi sanguigni.
Le cobalamine (nome chimico dei vari composti di vitamina B12) non possono essere prodotte né dalle piante né dagli animali, e nemmeno dall'uomo stesso, ma solo dai batteri. Tuttavia, la vitamina B12 è presente in alimenti di origine animale, come carne, pesce, latte e uova, in quanto nello stomaco (rumine) dei ruminanti vivono batteri che la producono e invece gli animali non ruminanti, come i pesci, assorbono la vitamina B12 attraverso la catena alimentare. Negli allevamenti intensivi, gli animali ricevono questa vitamina mediante mangime arricchito o farina di pesce. Gli alimenti di origine vegetale contengono la vitamina B12 in quantità molto ridotta o non la contengono affatto. Solo le foglie di alga Nori possono eventualmente contribuire alla necessaria assunzione di vitamina B12.
Seguendo una dieta varia, basata su quantità moderate di carne, pesce, uova e latticini, si può assumere quantità di vitamina B12 sufficienti al proprio fabbisogno. Per le persone che seguono, invece, una dieta vegana o vegetariana per lunghi periodi è indispensabile assumere questa vitamina attraverso degli integratori.
Patologie come la gastrite cronica e l'infiammazione cronica dell'intestino, così come la rimozione chirurgica di parti dello stomaco o dell'intestino e l'assunzione di determinati farmaci, ne compromettono l'assorbimento. Anche l'età gioca un ruolo: tra il 20% e il 50% delle persone oltre gli 80 anni potrebbe essere soggetta a una carenza di questa vitamina. Una tale insufficienza può portare a gravi conseguenze: anemia, svogliatezza, disturbi sensoriali, disturbi della memoria, demenza, stati depressivi. Le manifestazioni neurologiche gravi sono irreversibili, quindi è importante che questa vitamina non inizi a scarseggiare. Secondo studi recenti, può essere d'aiuto anche l'uso regolare di dentifricio contenente vitamina B12, poiché viene assorbita attraverso la mucosa orale.
Dolomiti Superski e CTCU hanno trovato una soluzione condivisa
Mercoledì 2 marzo 2022 si è svolto, un incontro tra il CTCU e la Federconsorzi Dolomiti Superski, nel quale è stato possibile trovare un accordo sulle misure a favore dei possessori di skipass stagionali, interessati dalla chiusura anticipata della stagione invernale 2019/20 a causa COVID-19.
In alternativa alle misure precedentemente proposte ai possessori di skipass stagionali 2019/20, ora, chi tra loro non ha già fruito di queste misure, potrà ritirare senza alcun onere aggiuntivo a partire dal 10 marzo 2022, uno skipass stagionale della stessa tipologia acquistata a suo tempo, valido per la parte restante della stagione invernale.
Naturalmente sarà anche possibile rimandare la fruizione di tale beneficio alla prossima stagione invernale. In questo caso, lo skipass stagionale della stessa tipologia - Dolomiti Superski o di Valle -, potrà essere ritirato a partire dal 10 marzo 2023 e avrà validitá fino alla fine della stagione invernale.
I benefici offerti nella stagione invernale 2021/22 ai possessori di skipass stagionali 2019/20, e non ancora utilizzati, rimarranno ancora validi ed estesi anche alla stagione 2022/23.
Tutte le informazioni dettagliate sono disponibili sul sito internet di Dolomiti Superski: https://www.dolomitisuperski.com/it/home
Microplastiche e sostanze nocive
Rilevarle ed evitarle con l’app“Toxfox”
Sono numerosi i prodotti cosmetici che contengono microplastiche. Le minuscole particelle di plastica si sono ormai così diffuse nell'ambiente e negli oceani che arrivano fino all'uomo anche attraverso il consumo di cibo e bevande. Tuttavia, anche giocattoli e altri prodotti di uso quotidiano possono essere contaminati da inquinanti pericolosi.
Ebbene, ora con l'applicazione ToxFox (toxin = veleno, fox = volpe), i consumatori possono controllare facilmente e comodamente se, ad esempio nei cosmetici, giocattoli, mobili, tessuti, scarpe sportive e dispositivi elettronici sono contenute microplastiche o altre sostanze nocive.
A tal proposito, la "volpe del veleno" (Giftfuchs) del Bund für Umwelt- und Naturschutz Deutschland (BUND) fornisce risposte in merito a più di 250.000 prodotti. Se un articolo è già presente nel database dell’app si ottiene l'informazione semplicemente scannerizzando con il cellulare il codice a barre (= codice EAN) presente sulla confezione del prodotto. Se un prodotto non è ancora nel database, l'applicazione invia automaticamente una richiesta al produttore, che è obbligato per legge a fornire tutte le risposte entro 45 giorni. Le informazioni così ottenute confluiscono poi nel database, facendo diventare la "volpe del veleno" sempre più scaltra.
L'app ToxFox è disponibile gratuitamente su Google Play (https://play.google.com/store/apps/details?id=de.bund.toxfox&hl=de&gl=US) e su App Store (https://apps.apple.com/de/app/toxfox-der-produktcheck/id665200272).