Pronto Consumatore Novembre/Dicembre 2012

 

Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti - supplemento al n. 71/78

La versione integrale cartacea del Pronto Consumatore viene recapitata gratuitamente via posta ai soci del CTCU oppure è disponibile in formato PDF nella sezione download. Le seguenti news sono un estratto.

L'importanza di conservare bollette e altra documentazione di casa
Per quanto tempo è meglio conservare fatture e ricevute? Una domanda che tutti noi ci poniamo, quando siamo alle prese con il problema se eliminare o meno documenti che si ritengono ormai "carta straccia". Presso il CTCU si registrano ancora casi in cui i consumatori riferiscono di aver gettato via o di non trovare più le fatture della luce o del gas di qualche anno o anche di soli pochi mesi dal loro ricevimento o pagamento. Nulla di più sbagliato nel caso in cui poi, magari, la fattura serva per provare un credito o solo ancora, dimostrare l'avvenuto pagamento di un debito!
Sul sito del Centro è disponibile anche un elenco dei documenti di casa che è bene conservare e i tempi di conservazione "consigliati". Non sempre detti tempi coincidono con quelli legali dei termini di "prescrizione" e a volte, a scanso di ogni equivoco o problema, è bene allungare di qualche anno i termini legali indicati.

Alcuni esempi pratici:

  • Affitto (relative ricevute di pagamento): 5 anni
  • Assicurazioni (ricevute pagamento premi): per 1 anno dalla scadenza; nel caso in cui le quietanze (es. polizze vita) siano state utilizzate a fini fiscali, si devono conservare per 5 anni
  • Bollette e fatture energia elettrica, gas, rifiuti: 5 anni è la prescrizione prevista per legge; consigliamo però di conservarle per almeno 10 anni
  • Bollettini e ricevute pagamento IMU (ICI): 5 anni dall'anno successivo a quello di pagamento
  • Bollo auto (relative ricevute di pagamento): 3 anni oltre l'anno cui si riferisce il pagamento; consigliamo però di conservare le ricevute per almeno 5 anni
  • Documentazione relativa a dichiarazioni dei redditi: fino alla scadenza del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione; si consiglia però la conservazione per almeno 6-7 anni
  • Estratti conto bancari: 10 anni

 

Banche e aumenti di capitale

Cos'è un'azione e a cosa occorre prestare attenzione
In queste settimane si sente parlare di "aumenti di capitale" avviati da note banche locali (Cassa di Risparmio di Bolzano e Banca Popolare dell'Alto Adige). Ai clienti, ma anche a chi non lo è, viene proposto di sottoscrivere nuove azioni degli istituti.
Nel caso di un'operazione di aumento del capitale sociale di una società - nei nostri casi, una banca - non si tratta nemmeno di compiere un'operazione speculativa "mordi e fuggi", del tipo di quando si opera in Borsa (compri oggi e vendi domani, per intenderci), bensì di un'operazione generalmente a lungo termine, nel senso che si diventa "azionisti" della società per restarci, almeno per un certo numero di anni. Non bisogna allora poi sorprendersi se, dopo tre, quattro anni (a volte anche meno) le nostre azioni valgono il 20 o il 30% in meno rispetto al valore a cui le abbiamo comprate. Può ovviamente anche capitare il contrario, cioè che l'azione valga un 20-30% in più di quando l'abbiamo acquistata, ma questo dipende da molti fattori.
Non è nemmeno così semplice la vendita di un pacchetto di azioni: molti clienti di banche locali ci segnalano infatti che, volendo loro rientrare in possesso del capitale investito qualche anno fa in azioni degli istituti, hanno dovuto attendere molti mesi (o stanno ancora attendendo) la liquidazione del proprio capitale. Per alcuni l'operazione di vendita non è stata indolore e invece di un "capital gain", il risultato finale dell'investimento è stato anche di un 30% in meno di quanto all'inizio investito.

Carte di credito non richieste; l'Antitrust multa Compass
L'Antitrust ha comminato una sanzione amministrativa di 180 mila euro alla società Compass S.p.A. per pratica commerciale scorretta: Compass, Linea ed Equilon hanno concluso contratti di finanziamento nella forma del prestito personale o finalizzato all'acquisto di beni e servizi presso i rivenditori convenzionati senza informare adeguatamente i consumatori che la sottoscrizione del contratto comportava anche la richiesta di concessione di una linea di credito revolving a tempo indeterminato, utilizzabile anche mediante una carta di credito. Tali carte sarebbero state emesse ed inviate ai consumatori, anche molto tempo dopo la sottoscrizione del finanziamento originario, senza aver preventivamente acquisito, in modo chiaro ed inequivocabile, il loro consenso.
Dalle evidenze agli atti è risultato inoltre che i consumatori non erano stati adeguatamente informati della circostanza che la sottoscrizione del contratto comportasse la richiesta, oltre al prestito finalizzato all'acquisto del bene o servizio, di una linea di credito revolving utilizzabile anche con carta di credito (caratterizzata da specifiche condizioni economiche).
 

Se il volo è in ritardo le compagnie devono pagare

La Corte di Giustizia dell'UE conferma il diritto alla compensazione pecuniaria
Una nuova sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea conferma il diritto dei passeggeri alla compensazione pecuniaria in caso di un ritardo prolungato del volo. La sentenza dovrebbe portare maggiore chiarezza per quanto riguarda l'interpretazione del Regolamento UE sui diritti dei passeggeri aerei. Le compagnie aeree che, finora, avevano rifiutato con tanta veemenza il pagamento nei casi di ritardo, dovrebbero definitivamente cambiare rotta, a tutto vantaggio dei consumatori.
Già nel 2009 la Corte di Giustizia dell'UE, nella cosiddetta sentenza Sturgeon, aveva stabilito che la compensazione pecuniaria prevista in caso di cancellazione del volo spetta anche in caso di ritardo.
La sentenza del 23 ottobre scorso (C-581/10 e C-629/10) è in sintonia con la prima sentenza. Secondo la Corte non viene intaccato il principio di proporzionalità, visto che non si tratta di obbligare le compagnie a pagare sempre e comunque quando c'è un ritardo, ma solo se il ritardo supera le tre ore. Nessuna compensazione è dovuta poi in caso di ritardo o cancellazione, se la causa del ritardo o della cancellazione sia sottratta all'effettivo controllo della compagnia aerea. Uno sciopero dei controllori di volo, il caos dovuto a forti nevicate, la cenere vulcanica sono tipici esempi di circostanze eccezionali che sfuggono al controllo delle compagnie aeree.
Ulteriori informazioni sui diritti dei passeggeri aerei sono disponibili sul sito del CEC www.euroconsumatori.org.

Furti in casa
Le spese per misure di prevenzione sono detraibili dalle imposte
Subire un furto in casa costituisce certamente un'esperienza negativa. Molti furti potrebbero essere prevenuti prendendo semplici precauzioni. Anche le somme investite in misure per la prevenzione dei furti sono soldi ben spesi. Inoltre, tali spese possono essere detratte dalle imposte.
Spesso per le vittime di furti, la conseguenza più grave non è solo il danno materiale subíto, ma anche la sensazione di non essere più al sicuro nella propria casa.
Facendo un giro di controllo intorno alla vostra casa, forse è possibile individuare a prima vista quali siano i "punti deboli". Ad esempio: serrature standard, ancoraggi a muro deboli, cardini non rinforzati, finestre della cantina senza serrature aggiuntive, graticole non assicurate etc.
Con adeguate misure di prevenzione è possibile eliminare tali punti deboli dal proprio edificio o dal proprio appartamento. L'investimento in tali misure può essere oggetto anche di detrazione fiscale dalla dichiarazione annuale dei redditi (IRPEF). Gli interventi adottati dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013 possono essere detratte nella misura del 50% (importo IVA compresa); l'importo va detratto in quote uguali nell'arco di 10 anni.
In principio sono detraibili tutte le misure atte a prevenire un furto oppure ad aumentare la sicurezza di un edificio. Importante: quando si paga la fattura relativa all'intervento, assicurarsi che nella documentazione bancaria compaiano la causale del pagamento, il proprio codice fiscale e la partita IVA della ditta che ha fatto l'intervento.
Maggiori informazioni in www.centroconsumatori.it/abitare.

Indagine sui marchi di fiducia e di qualità
La Rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net) sta attualmente conducendo
un'indagine a livello europeo sull'importanza per i consumatori dei marchi di fiducia e di qualità attraverso un breve questionario on-line. Diteci la vostra! www.euroconsumatori.org.

Regali di Natale a misura d'uomo e d'ambiente
Come rivelano alcune ricerche, il comportamento di molti consumatori nella scelta di regali, ed in particolare di regali di Natale, sta cambiando. Fra le novità, si è constatato che stanno perdendo importanza i beni materiali. In realtà ciò non stupisce: le nostre case sono infatti colme di libri di cucina, di cravatte, di maglioni, di apparecchi elettrici ed elettronici vari; tutti regali quasi certamente fatti anche "con il cuore", ma destinati ahimé a finire in fondo agli armadi o peggio ancora in cantina o in soffitta. Cosa regalare allora a parenti ed amici che possiedono già tutto o quasi? Che ne pensate di qualche regalo che faccia bene ad altre persone e/oppure all'ambiente? Di seguito alcune proposte:
Regalare "tempo"
Prendersi il tempo per fare qualcosa insieme (passeggiate, tour con gli sci, gite, mostre, teatro, etc.) può essere un bel regalo - meglio ancora se fatto già con proposte per date concrete. Anche, e soprattutto, il "tempo per se stessi" è ormai davvero un bene prezioso, forse il più prezioso. Pertanto lo si può regalare ad esempio ad una coppia di neo-genitori, offrendosi come babysitter oppure per aiutarli a sbrigare incombenze "ruba-tempo" varie.
Regalare "conoscenza" (know-how)
Chi ritiene di essere capace nel "fare" o "sapere" qualcosa e lo fa volentieri, può regalare questi suoi talenti e capacità ad altri. Chi ad esempio si diverte a vendere cose ad un mercatino delle pulci, e sa che vi sono persone che hanno molte cose da donare, può "confezionare" anche dei bei regali. Qualcun altro può invece mettere volentieri a disposizione degli altri le proprie capacità nel sistemare o rendere riutilizzabili cose ed oggetti difettosi o non funzionanti oppure nel fare piccoli lavori di artigianato.
Altre idee regalo le potete trovare su www.centroconsumatori.it

A tutti Voi auguriamo un felice Natale e buon anno!

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