Regali di Natale in rete: istruzioni per l’acquisto

La vendita al dettaglio online esplode ogni Natale. Ma quest’anno ancora di più. A causa della pandemia da Coronavirus, durante la stagione dell’Avvento molti consumatori rinunceranno all’acquisto fisico dei regali.

Anche il Centro Europeo Consumatori (CEC) può confermare la tendenza secondo cui i consumatori scelgono sempre più spesso di ordinare i loro regali di Natale dalla rete. Un problema sorge, però, perché negli ultimi anni qualcosa è cambiato: sempre più negozi online non sono più accessibili ai consumatori tramite email, ma solo attraverso un formulario di contatto. "Tuttavia, nei moduli di contatto c'è un problema", spiega Isolde Brunner, consulente legale presso il CEC: "Non appena viene inviato un formulario, i consumatori – diversamente da quando mandano un’email – non sono in grado di provare di aver contattato il venditore, e questo può essere un problema nel caso in cui vogliano effettuare un reclamo". Pertanto, i consumatori dovrebbero assolutamente fare uno screenshot del formulario di contatto prima di inviarlo, registrarne la data e conservarlo: in caso di controversia con il venditore, così facendo, si può utilizzare lo screenshot per dimostrare che ci si è lamentati e cosa si è scritto nel reclamo.

"Quello di fornire ai consumatori informazioni di contatto complete, così come di rendere chiara l'identificazione dell'azienda, costituisce un vero e proprio obbligo giuridico per il venditore, stabilito nel Codice del Consumo", ricorda Stefano Albertini di Conciliareonline.it, "quindi se lo shop online non fornisce informazioni legali complete, è bene essere diffidenti, anche a costo di rinunciare all'acquisto".

Nel caso in cui non si trovi la mail dell’esercente, un’alternativa al modulo di contatto comunque esiste: "Se manca un indirizzo email a cui rivolgersi, il modulo di contatto non è l'unico modo per contattare il venditore per iscritto", riferisce Monika Nardo del CEC, "perché ogni azienda italiana deve avere un indirizzo PEC". La PEC (posta elettronica certificata) è un sistema che consente di inviare email con lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno. Il sistema della PEC non è però riconosciuto come standard internazionale, seppur diversi Stati europei si stiano negli ultimi anni muovendo in questa direzione, adottandola e portandola a radicarsi via via anche al di fuori dei confini della penisola.

“Lo shopping natalizio sarà probabilmente un argomento difficile per molti quest'anno, ed è comprensibile che le occasioni su Internet siano particolarmente allettanti questa volta. Al di là della considerazione che lo shopping locale è sicuramente più sostenibile, non dobbiamo dimenticare, soprattutto nelle circostanze attuali, che il consumo da solo non è tutto. Puoi fare molti regali che non devono nemmeno essere acquistati", afferma Gunde Bauhofer, direttrice del Centro Tutela Consumatori e Utenti (CTCU). "Le idee si possono trovare nel nostro Calendario dell'Avvento e dei consumi vedi https://www.consumer.bz.it/sites/default/files/2018-12/Calendario di Avvento.pdf”.

 

Chi decide di acquistare comunque i regali di Natale online dovrebbe tenere presente:

  • Ordinare il regalo per tempo, poiché si verificheranno con probabilità ritardi nella consegna e il venditore potrebbe non essere in grado di rispettare la data di consegna promessa.
  • Anche per i regali di Natale, il diritto di recesso deve essere esercitato entro 14 giorni dalla consegna. Il periodo di recesso potrebbe essere già scaduto a Natale. Pertanto, chiedi ai tuoi cari che cosa disiderano per Natale prima di ordinare. Recedere non sempre è possibile. Sono esclusi dal diritto di recesso per esempio merci sigillate come CD, DVD, giochi per computer, biglietti per concerti, pacchetti turistici, voli.
  • Per quanto riguarda i capi di abbigliamento, è bene verificare la taglia di ciò che si desidera acquistare per ridurre l’impatto ambientale, oltre che per evitare la scomodità dei resi. Questi, infatti, sono causa di inquinamento sia per quanto riguarda il trasporto, che non sarebbe necessario se il prodotto fosse della taglia giusta, sia perché spesso i prodotti che tornano indietro vengono buttati via, dato che per molte aziende è più economico disfarsi di un capo piuttosto che assicurarsi di igienizzarlo e rimetterlo in commercio.

 

Se, nonostante tutte le misure precauzionali, qualcosa è andato storto durante l'acquisto dei regali su Internet, è possibile contattare gratuitamente il Centro Europeo Consumatori Italia per gli acquisti transfrontalieri in UE, Norvegia, Islanda o Gran Bretagna (sede di Bolzano email: info@euroconsumatori.org, tel. 0471 980939; sede di Roma info@eccnet-italia.it, tel. 06-44238090). Il CEC ti informa anche sulla risoluzione extragiudiziale delle controversie con l'aiuto della piattaforma ODR europea.

Vi è inoltre la possibilità di aprire una procedura di conciliazione mediante l’organismo istituito dal CTCU: Conciliareonline.it. Basta collegarsi al portale all’indirizzo www.conciliareonline.it per accedere alla procedura gratuita di risoluzione extragiudiziale delle controversie di consumo derivanti da vendite di beni e servizi online.

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