Vendite porta a porta

Attenzione ai “buoni”: sono contratti veri e propri di 14.400 euro!
Possibile recedere entro 14 giorni

 

Diversi cittadini si stanno rivolgendo ai nostri sportelli per avere informazioni su proposte di commissione che vengono sottoposte e fatte sottoscrivere durante delle visite di venditori presso le loro abitazioni. Queste proposte, che sono dei veri e propri contratti, prevedono l'acquisto di articoli, per lo più casalinghi, da scegliere all'interno di un catalogo, a fronte del pagamento di tre-quattromila euro.

Il primo contatto, così ci raccontano i consumatori, avviene per telefono: quale regalo promozionale, così viene spiegato ai consumatori, un rappresentante passerà a casa per portare un buono sconto. Alla visita del rappresentante viene poi fatto firmare un foglio, che però risulta essere una “commissione”, e non un “buono”!

Si rischia di essere tratti in inganno, in quanto si parla sempre di “buono” (ma c’è anche chi riferisce che si è parlato di “assegni Covid-19”) per l'acquisto di prodotti da catalogo da poter effettuare nel corso di 3 anni - solo dopo la sottoscrizione ci si rende conto di essersi impegnati all'acquisto di articoli per la casa per importi anche molto importanti.

 

Che fare?
Il CTCU consiglia in generale di leggere attentamente qualsiasi modulo sul quale venga richiesto di apporre la firma, e senza demonizzare le vendite porta-porta, consiglia di ricordarsi sempre che i migliori acquisti si fanno scegliendo di testa propria e prendendosi il tempo per confrontare prezzi e prodotti. Detto questo, per recedere da questi contratti sottoscritti presso la propria abitazione, cosa si deve fare?
Il consumatore ha a disposizione un periodo di quattordici giorni di calendario per recedere da un contratto negoziato fuori dei locali commerciali, senza dover fornire alcuna motivazione, dal momento in cui si è venuti in possesso della merce. Si deve sostenere solo il costo diretto della restituzione dei beni sempre entro gli stessi quattordici giorni, purché il professionista non abbia concordato di sostenerlo o abbia omesso di informare il consumatore che tale costo è a carico del consumatore.

Tutti i consumatori che determinano che il termine dei 14 giorni, previsto per il recesso dal contratto, è già scaduto possono rivolgersi al Centro Tutela Consumatori Utenti.

 

Come esercitare questo diritto?
Il consumatore comunica la sua decisione di recedere dal contratto al professionista utilizzando il modulo tipo di recesso consegnatoli dal professionista, oppure presentando una qualsiasi altra dichiarazione esplicita della sua decisione di recedere dal contratto anche scritta a mano. Il professionista può anche offrire al consumatore la possibilità di compilare e inviare elettronicamente il modulo di recesso o una qualsiasi altra dichiarazione esplicita sul sito web del professionista. In tali casi il professionista comunica senza indugio al consumatore una conferma di ricevimento, su un supporto durevole, del recesso esercitato. Attenzione: l’onere della prova incombe sul consumatore! Consigliamo quindi, in caso di dubbi di utilizzare comunque la vecchia e cara, raccomandata con ricevuta di ritorno.

Il CTCU ricorda che fornire informazioni non veritiere in occasione della stipula di un contratto, al fine di influire sulle decisioni di acquisto del consumatore, costituisce una cd. “pratica commerciale scorretta”. Chi ritiene di essere vittima di simili pratiche, può segnalare il caso all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (anche online tramite il sito www.agcm.it oppure contattando il numero verde 800 166 661, da lun a ven: 10-14).

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