Allerta truffe con addebiti su carta di credito o tramite bancomat!

Il CTCU: prestare particolare attenzione a richieste “strane” o inusuali!


Sono già diversi i casi segnalati al CTCU da parte di consumatori truffati con addebiti su carta di credito o tramite bancomat in seguito a contatti di diverso tipo. Nell'era digitale, degli acquisti online e di una sempre più frequente digitalizzazione delle operazioni di pagamento quotidiane crescono purtroppo anche i casi e le strategie, oltre che il volume, delle truffe.

Succede che un utente altoatesino, dopo aver messo in vendita dei mobili usati su un noto sito di compravendite nazionale, viene contattato da un possibile acquirente, apparentemente interessato all'acquisto dei prodotti messi in vendita. L'utente viene invitato a recarsi presso un ATM di Poste Italiane per incassare un presunto vaglia postale tramite un codice appositamente fornito. All'utente erano invece state fornite indicazioni per effettuare, tramite la propria scheda bancomat, una ricarica su una carta di credito prepagata Postepay intestata al truffatore. Accortosi della truffa e dell'addebito delle somme sul proprio conto, al nostro non è rimasto altro che denunciare il fatto all'Autorità di PS. Le somme pagate, almeno per il momento, hanno preso il volo...  

Un altro utente era stato invece invitato a contattare telefonicamente l' “ufficio prevenzione frodi” della propria carta di credito tramite una comunicazione ricevuta tramite SMS. In seguito al contatto veniva informato che “per aumentare il livello di sicurezza della propria carta di credito” sarebbe stato consigliabile attivare il servizio “Google Pay” ed inoltrare allo stesso ufficio frodi il codice di verifica ricevuto tramite SMS. Il truffatore, ricevuto tale codice ed inseritolo su un altro dispositivo mobile, ha così perfezionato l'attivazione di tale servizio, dando dunque libero accesso ai pagamenti. Anche in questo caso all'utente sono state prelevate ingenti somme dal suo conto, senza, di fatto, alcuna sua autorizzazione.

I due casi di cui sopra sono soltanto alcuni fra le segnalazioni ricevute dal CTCU nelle scorse settimane, ma rende chiara l'idea di quella che è purtroppo la situazione attuale. Ricordiamo che la digitalizzazione può essere sicuramente un vantaggio in termini di tempo e a volte anche di denaro, ma nasconde sempre maggiori insidie ed anche sempre più frequenti opportunità per i truffatori.

Il CTCU consiglia quindi di prestare particolare attenzione in caso di richieste apparentemente strane ed insolite e di rivolgersi in caso direttamente al proprio Istituto di Credito per chiedere informazioni in merito alla veridicità e regolarità di particolari richieste e operazioni consigliate.

Nel caso ci si dovesse accorgere di operazione bancarie fraudolente a valere sul proprio conto o su quello della propria carta di credito, la procedura da seguire è sempre la stessa:

  • blocco immediato della carta o del conto;
  • presentazione di una denuncia-querela alla più vicina stazione di pubblica sicurezza (Polizia, Carabinieri);
  • invio di un reclamo scritto all'emittente la carta o alla propria banca, con la precisazione di disconoscere le operazioni fraudolente rilevate sull'estratto conto e con richiesta di riaccredito immediato delle relative somme sottratte;
  • a fronte di una risposta negativa o di una non risposta da parte dell'intermediario, l'utente ha la possibilità di inoltrare successivamente un ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF – www.arbitrobancariofinanziario.it) che provvederà ad esaminare il caso e a fornire una decisione in merito.


Ricordiamo che il servizio consulenza del CTCU è a vostra disposizione per ogni ulteriore informazione in merito alla questione. Gradita la prenotazione di un appuntamento telefonando al seguente numero: 0471-975597.

 

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