Banca Popolare dell'Alto Adige: dove sono le informazioni chiare per gli azionisti receduti?

La banca deve assumere il ruolo di “controparte diligente”

Altrimenti il CTCU è pronto ad attivarsi nelle più opportune sedi!
Fac-simile di lettera per azionisti receduti

La Banca Popolare dell'Alto Adige ha recentemente cambiato la propria forma societaria, trasformandosi in società per azioni. Il 15 dicembre scorso questa modifica è stata iscritta nel registro delle imprese. Successivamente, ca. 1.300 dei 59.000 azionisti hanno esercitato il proprio diritto di recesso.

Le azioni dei soci receduti sono state ora offerte in opzione agli altri soci azionisti. L'opzione durerà fino al 17 marzo, e prevede un prezzo di acquisto di 12,10 euro, che è l'ammontare proposto ai recedenti per ciascuna azione in loro possesso. La Banca Popolare si sta dimostrando tuttavia ben poco disponibile a fornire informazioni a coloro che hanno esercitato il recesso: fino ad oggi la Società si mantiene sul vago. Ciò è causa di grande disappunto fra gli interessati, i quali si chiedono se e quando sarà loro liquidato il controvalore dei titoli posseduti, e quali conseguenze potrebbero esserci nel momento in cui gli altri azionisti non siano disposti ad acquistare i titoli messi a disposizione con l'opzione.

La legge prevede che i titoli siano liquidati al massimo entro 180 giorni dalla data di recesso. Questo vale sia per gli azionisti che si sono dichiarati d'accordo con il prezzo di 12,10 euro fissato dal CdA della Banca, sia per coloro che l'hanno contestato.

In caso di contestazione del valore è poi necessario fare riferimento ad un'altra norma del codice civile: la controparte diligente ha il dovere di incaricare un esperto, nominato dal tribunale, affinché determini definitivamente il prezzo di vendita dei titoli di cui i recedenti si trovano in possesso. La Banca Popolare dell'Alto Adige non si è finora pronunciata neanche su questo importante aspetto della questione.

“Il disappunto degli azionisti è più che comprensibile” riassume il Direttore del CTCU, Walther Andreaus. “Questa modalità di procedere priva gli azionisti receduti della chiarezza e della trasparenza cui hanno diritto. Sarebbe pertanto più che auspicabile che la Banca spiegasse loro chiaramente cosa intende fare, eliminando così ogni incertezza a riguardo.”

Nel caso in cui la Banca non dovesse assumersi questo impegno nei confronti degli azionisti e del Centro Tutela Consumatori Utenti, che li rappresenta, entro sette giorni ci rivolgeremo alle autorità competenti.

Il CTCU mette inoltre a disposizione un fac-simile di lettera utilizzabile dagli azionisti receduti che, avendo contestato il prezzo fissato per le loro azioni, volessero richiamare la banca ai propri doveri, inviando ad essa un sollecito. Ulteriori informazioni presso il CTCU tramite il proprio servizio di consulenza al numero 0471/975597.

Lettera aperta

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