Il Tribunale di Bolzano conferma decisione dell’Arbitro Consob (ACF) e dispone risarcimento a favore del cliente

La banca non ha adempiuto all'obbligo di informazione nell'intermediazione di obbligazioni subordinate

 

Qualche anno fa, una banca altoatesina aveva compravenduto per un proprio cliente obbligazioni del Monte Paschi di Siena per un valore di circa 100.000 euro. Tecnicamente si trattava di obbligazioni convertibili subordinate, successivamente convertite in azioni della stessa banca.

Il prezzo delle azioni è successivamente crollato e il risparmiatore ha subíto una forte perdita del capitale investito, pari a circa la sua metà. Dietro consiglio dei consulenti del Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU), è stata richiesta dapprima alla banca l'intera documentazione della transazione. Dall’esame di tale documentazione è emerso che al cliente non era stato consegnato al momento dell'acquisto alcun foglio informativo specifico, né alcuna informazione di dettaglio circa le esatte caratteristiche del titolo.

A seguito di un reclamo infruttuoso, il CTCU ha quindi presentato, per conto del cliente, un ricorso all'Arbitro per le controversie finanziarie (ACF), cioè all'Organo di risoluzione delle controversie finanziarie presso la Consob. Poiché la banca non è stata in grado di dimostrare di aver comunicato al cliente le informazioni specifiche dette, l'ACF aveva disposto un risarcimento a favore dello stesso. La banca non aveva peraltro accettato la decisione dell’ACF e quindi al consumatore non era rimasto altro che ricorrere al tribunale.

Con sentenza del 20 novembre scorso, ottenuta grazie all’attività dell'avvocato Christian Perathoner, il Tribunale di Bolzano ha riconosciuto al consumatore un risarcimento maggiore di quello che aveva disposto l’ACF, pari a 65.768,40 euro, oltre al rimborso di tutte le spese processuali sostenute.

"Il caso è esemplare per noi sotto due aspetti" - spiega Gunde Bauhofer, direttrice del CTCU - "Da un lato, dimostra che gli organi di risoluzione stragiudiziale delle controversie, come l'ACF e l'ABF, danno un contributo significativo all'attuazione quotidiana dei diritti dei consumatori. Dall'altro, è anche essenziale che i risparmiatori dispongano di informazioni chiare. Se il nostro investitore avesse ricevuto tali informazioni, si sarebbe infatti reso conto facilmente che l'obbligazione che gli era stata presentata come sicura era tutt'altro che sicura, soprattutto a causa della possibilità prevista della sua conversione in azioni, e probabilmente ci avrebbe pensato due volte prima di acquistare il titolo. In caso di dubbio, prima di effettuare acquisti di valori mobiliari, è sempre bene richiedere consigli e informazioni, a consulenti indipendenti", conclude Gunde Bauhofer.

Il CTCU ringrazia l'avvocato Perathoner per l’attività svolta e per il risultato ottenuto e sottolinea che la banca avrebbe ben potuto evitare questa controversia legale se avesse avanzato al proprio cliente un'offerta adeguata. Un accordo extragiudiziale con il cliente avrebbe comportato costi inferiori anche per la banca altoatesina e la questione sarebbe stata chiusa senz’altro anticipatamente.

 

 

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