Pronto Consumatore Gennaio 2004

Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori ed Utenti onlus

 

Automobilisti: Le "multe pazze" fanno perdere anche i punti patente

Nell'annosa questione delle "multe pazze", oltre al danno si aggiunge ora anche la beffa. Chi ha la sfortuna di possedere un'automobile la cui targa è stata falsificata, rischia non solo una multa che non si merita, ma anche la decurtazione dei punti dalla patente. Nell'infausta eventualità che il falsificatore della targa violi il codice della strada, il titolare legittimo della stessa è costretto a presentare ricorso e ad affrontare un lungo iter burocratico per chiarire la propria posizione. Il CTCU chiede con urgenza che i parlamentari altoatesini intervengano a Roma in sede appropriata per porre fine a questa palese ingiustizia.
 

Denaro 1: Bond argentini

L'esclusione delle banche italiane dalle trattative per la ristrutturazione del debito argentino rappresenta un pessimo segnale per gli investitori di casa nostra. Alla luce della situazione attuale, il Centro Tutela Consumatori Utenti consiglia agli interessati di presentare una richiesta di risarcimento danni. Il Centro propone di istituire un apposito comitato al fine di avviare un'azione legale collettiva, che permetterebbe di ridurre considerevolmente le spese legali a carico dei singoli risparmiatori coinvolti. Ulteriori informazioni sull'argomento presso il CTCU.
 

Denaro 2: Obbligazioni Cirio

Appare sempre più evidente che le banche non sono del tutto incolpevoli della sventura abbattutasi sui possessori di obbligazioni Cirio. Il rapporto del Collegio Sindacale della Cirio Finanziaria Spa dice chiaramente che la vendita dei prestiti obbligazionari doveva essere riservata a investitori istituzionali, escludendo i clienti privati. Secondo le organizzazioni italiane dei consumatori, è pertanto lecito supporre che gli istituti di credito siano responsabili per i danni patrimoniali arrecati alla clientela con il proprio comportamento.
Il CTCU invita i risparmiatori dell'Alto Adige a seguire l'esempio dei loro "compagni di sventura" nel resto d'Italia e a intraprendere le dovute azioni per richiamare gli istituti di credito ai propri doveri fondamentali in tema di intermediazione finanziaria.
 

Consumo etico: Bambini che lavorano per altri bambini

Con il titolo "La gioia offuscata", la rivista dei consumatori austriaci "Konsument" pubblica un articolo scioccante nel numero di dicembre. L'articolo riguarda le condizioni di lavoro inumane cui sono sottoposti i bambini cinesi che per i loro coetanei americani ed europei fabbricano giocattoli come Barbie, Batman, Harry Potter, Topolino, Power Rangers, Pocahontas, nonché peluche, bambole e automobiline.
In Cina esistono delle "zone franche" dell'economia, dove gli investitori internazionali hanno massima libertà d'azione: niente tutele contro i licenziamenti, né regolamentazioni degli orari di lavoro o assicurazioni sociali, a fronte di salari miserrimi. Una situazione di autentico sfruttamento.
Ad affidarsi al lavoro minorile sono soprattutto le multinazionali americane, McDonalds e Walt Disney in testa. I bambini cinesi lavorano anche per la Chicco, la nota ditta italiana di prodotti per l'infanzia distribuiti sotto i marchi Chicco e Prenatal. Inutile dire che i margini di profitto per queste aziende sono enormi.
 

Salute: Cellulari - una pessima idea regalo per i bambini

"Chi regala un cellulare a un bambino o a un adolescente ne mette a rischio la salute", sostiene un consulente del CTCU. Già nel 2000 un gruppo di esperti incaricato dal governo britannico aveva avvertito che i bambini e i giovani sotto i 16 anni dovrebbero servirsi il meno possibile dei telefoni cellulari, data la loro maggiore sensibilità alle microonde emesse da tali apparecchi. Anche lo scambio di SMS non è esente dai pericoli connessi alle radiazioni da microonde. Inoltre, il telefonino viene di solito tenuto in tasca e ciò spiega perché rischia di danneggiare soprattutto gli organi del basso ventre e i genitali.
 

Diritti dei consumatori 1: Se il pigiama portato da Gesù Bambino è troppo grande, ...

il cliente può cambiarlo, a patto che abbia preso precisi accordi in tal senso con chi glielo ha venduto. Il commerciante, infatti, non è tenuto a sostituire la merce solo perché non gradita al destinatario. Il discorso cambia qualora il prodotto acquistato presenti dei difetti: in questo caso può essere fatta valere la garanzia di due anni. A tale riguardo si rammenta che l'unico documento valido in caso di reclami è lo scontrino fiscale rilasciato dal commerciante. Dunque attenzione: conservate accuratamente tutti gli scontrini di cassa, finché non siete sicuri che le merci acquistate siano prive di difetti!
 

Diritti dei consumatori 2: Anche la svendita ha le sue regole

Le regole del commercio al dettaglio valgono anche nel periodo delle svendite. Anche se la merce viene offerta a prezzi scontatissimi, non deve presentare difetti e comunque rimane soggetta alle norme del diritto di garanzia. Inoltre essa deve corrispondere ai messaggi promozionali. I cartellini dei prezzi devono riportare il prezzo di vendita originario, lo sconto praticato espresso in percentuale e il prezzo di vendita ribassato. Per ulteriori informazioni: www.centroconsumatori.it

 

Homepage del mese:

www.adusbef.it, per conoscere i retroscena e ottenere informazioni sugli ultimi scandali finanziari che hanno colpito i piccoli risparmiatori italiani.

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