Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti - supplemento al n. 43/50
La versione integrale cartacea del Pronto Consumatore viene recapitata gratuitamente via posta ai soci del CTCU oppure è disponibile in formato PDF nella sezione download. Le seguenti news sono un estratto.
50% di detrazione d'imposta per l'acquisto di climatizzatori
Chi acquista il climatizzatore nell'ambito di altre misure di risanamento, può detrarre il 50% dell'investimento dall'imposta sul reddito. I c.d. “grandi elettrodomestici” vanno acquistati in concomitanza con altre misure di risanamento per le quali si richiede la detrazione del 50%, condizione questa per poter beneficiare del bonus mobili, fra cui rientrano i climatizzatori. L'importo massimo è di 10.000 euro; la detrazione massima è quindi di 5.000 euro, da ripartire in 10 rate annuali costanti.
Possono essere detratti sia ventilatori elettrici che climatizzatori corrispondenti alla classe di efficienza energetica A+.
Inoltre, il pagamento va eseguito tramite bonifico bancario o postale, oppure tramite carta bancomat o di credito (cfr. circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 29/E del 18.09.2013)
Detrazioni del 65% per le schermature solari
Per accedere all'ecobonus, secondo le indicazioni dell'ENEA, i sistemi di schermatura devono avere le seguenti caratteristiche:
- devono servire a schermare i vetri ovvero ad evitare che in estate gli ambienti interni si surriscaldino per le radiazioni solari dirette;
- le schermature devono essere “solidali” ovvero in aderenza con l'involucro edilizio, strutture come “Gazebo”, ovvero slegate dall'edificio, sono escluse dalle detrazioni;
- possono essere inserite all'interno, all'esterno o essere integrate nella vetrata stessa;
- devono essere mobili in modo da non impedire l'irragiamento solare nei mesi invernali;
- sono riconosciuti tutti i tipi di schermature mobili: possono essere a lame, con sistemi a veneziana o frangisole, a schermo con sistemi a rullo o a caduta: sistemi che consentono una raccolta orizzontale, verticale o parziale della schermatura;
- i sistemi non strettamente legati alla vetrata, se esposti a nord, non rientrano nell'eco-bonus.
In generale vale: la detrazione vale solo per edifici già esistenti. La detrazione fiscale potrà essere usufruita per intera soltanto se si dispone di un „debito d'imposta“ sufficientemente alto (l'imposta dovuta annualmente allo Stato deve essere maggiore del decimo dell'investimento da detrarre). La detrazione viene suddivisa in 10 rate annuali con un importo detraibile massimo di 60.000 Euro, ovvero 6.000 Euro all'anno. Anche le fatture devono essere saldate così come previsto per le detrazioni relative agli interventi edilizi.
Maggiori informazioni: www.centroconsumatori.it.
Borse di studio per la formazione post-universitaria: nessuna esenzione fiscale nonostante l'univoco parere dell'Agenzia delle Entrate
La Provincia Autonoma di Bolzano concede borse di studio per la formazione post-universitaria. Sul sito web della Provincia è pubblicata una comunicazione dalla quale risulta che tali borse di studio sono esenti da IRPEF, ai sensi del parere del 26 giugno 2012, concernente l'interpretazione dell'art. 50, comma 1, lettera c), del DPR n. 917 del 1986, redatto dall'Agenzia delle Entrate (vedasi allegato).
Con propria lettera datata 05.09.2012, la Provincia Autonoma ha inoltre specificato, che anche chi avesse beneficiato di simili borse di studio post-universitarie prima del 2012, e avesse versato, per tali importi, la ritenuta d'acconto, ha la possibilità di chiederne il rimborso all'Agenzia delle Entrate, oppure tramite il modello UNICO, entro i termini previsti.
I contribuenti si trovano invece a confrontarsi con una sorpresa ben poco piacevole:
coloro che avevano chiesto il rimborso se lo vedono negato dall'Agenzia delle Entrate;
coloro che avevano presentato il modello UNICO e non avevano provveduto ad includere nella base imponibile dell'imposta su reddito le borse di studio percepite, si vedono poi recapitare una cartella esattoriale con tanto di interessi e sanzioni.
Con una lettera aperta il CTCU ha richiesto agli enti competenti una celere soluzione della questione.
Maggiori informazioni: www.centroconsumatori.it
e-mail fasulle con bollette di Enel
Molti consumatori ci segnalano di aver ricevuto delle e-mail che sembrano contenere una fattura di Enel. Nella mail sono riportati il numero fattura, il codice cliente, un codice fiscale (falso) nonché l'importo della fattura e la data di scadenza della stessa. Segue l'indicazione che la fattura può essere scaricata cliccando su un link inserito.
Contattata dal Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU), ENEL conferma che tali e-mail sono fasulle e non provengono da ENEL. Il link porta ad un sito-trappola, dal quale viene scaricata la presunta “bolletta”. In realtà si scarica un virus, che blocca tutti i dati sul pc dell'utente. L'obiettivo è quello di chiedere poi un “riscatto” alla vittima dell’attacco per ottenere lo sblocco del PC e la decifratura dei dati.
Pertanto è bene cancellare subito la e-mail e non cliccare assolutamente sul link!
Accordo sospensione rate mutui Abi-Consumatori
CTCU: le banche altoatesine snobbano questo importante accordo
Come reso noto qualche tempo fa, è operativo l'accordo fra ABI e Associazioni Consumatori che prevede “la sospensione per un massimo di 12 mesi della sola quota capitale per i crediti al consumo di durata superiore a 24 mesi e per i mutui garantiti da ipoteca su abitazione principale”.
Nell'elenco delle banche aderenti all'accordo, diffuso qualche giorno fa dall'ABI, compaiono anche alcune banche locali: Banca di Trento e Bolzano, Cassa di Risparmio di Bolzano, Cassa Raiffeisen Wipptal, oltre a banche di estensione nazionale come Unicredit, BNL, Intesa Sanpaolo e anche varie Casse Rurali del Trentino. Mancano invece all'appello la stragrande maggioranza della Casse Raiffeisen in Alto Adige, nonché la Banca Popolare dell'Alto Adige. Brutto segnale questo in un momento di crisi, dove le famiglie in difficoltà che hanno contratto un mutuo avrebbero sicuramente interesse a poter sospendere il rimborso del capitale del mutuo, almeno per 12 mesi.
Maggiori informazioni presso il servizio di consulenza del CTCU (t. 0471-975597).
Sharing Economy: cultura e mercato all'insegna della condivisione
Novità dalla Giornata Germanica del Consumatore
Agli inizi di luglio il Direttore del Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU), Walther Andreaus, ha partecipato alla Giornata Nazionale del Consumatore a Berlino in Germania. Argomento della giornata la cosiddetta “sharing economy”, ovvero condividere le cose invece di possederle: non è un pensiero nuovo. In famiglia, fra gli amici, ma anche nelle cooperative, l'idea della condivisione già esiste. Con la crescente digitalizzazione aumenta anche il potenziale, e la cultura dello “sharing” si sta pian piano trasformando in un vero e proprio mercato. Condividendo è possibile guadagnare e risparmiare risorse avendo contemporaneamente un'alternativa al mercato classico. Si vengono così a creare nuove offerte e nuove occasioni – ma anche nuovi rischi: standard inferiori, incertezza del diritto ed una crescente dipendenza dalle piattaforme in rete che sono in continua espansione. Una nuova sfida per i consumatori e per la tutela dei dati.
La Giornata del Consumatore a Berlino ha mostrato che, se la nuova “sharing economy” si confermerà come nuovo mercato, i consumatori dovranno sapersi muovere al suo interno. E proprio per questo, economia e politica saranno chiamati in causa, al fine di creare le condizioni generali che permettano alla “sharing economy” di favorire davvero offerte migliori, tutela dell'ambiente e comunanza, senza svendere al contempo sicurezza, riservatezza e senso civico comune.
Bonus sociale per l'energia e il gas: solo fra il 40 e il 53% delle famiglie aventi diritto ne usufruisce
CTCU: è necessario contrastare la “povertà energetica”
Nel 2014, soltanto il 40% degli aventi diritto ha usufruito del cd. bonus sociale energia. Un po meglio per il bonus gas, del quale usufruiscono ca. il 53% degli aventi diritto. Questi i risultati di una recente indagine del Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU).
Il CTCU ricorda che i bonus sono misure rivolte soprattutto a famiglie numerose, nonché alle famiglie in condizione di disagio economico. Le famiglie devono inoltre
- essere titolari di un regolare contratto di fornitura di energia/gas
- non superare il valore ISEE di 7.500 € (rispettivamente di 20.000 € con 3 figli a carico).
Inoltre hanno diritto al bonus quelle famiglie presso le quali vive un soggetto in gravi condizioni di salute mantenuto in vita da apparecchiature domestiche elettromedicali.
Gli importi previsti per il 2015 sono i seguenti:
- da 71 a 153 € per il bonus energia:
- da 173 a 623 € per il bonus energia (malati con apparecchiature elettro-medicinali);
- da 33 a 297 € per il bonus gas (zone climatiche E ed F in Alto Adige).
Per maggiori informazioni ci si può rivolgere allo Sportello del Consumatore dell'AEEGSI, numero verde 800 166 654, oppure sui seguenti siti web: www.autorita.energia.it, www.acquirenteunico.it, www.bonusenergia.anci.it.
Anche i Comuni, i Centri Civici ed i CAF incaricati informano sui bonus e sulle modalità per la presentazione delle rispettive domande.
“Risparmio casa”: modello interessante in particolare per il ceto medio
Vanno aboliti i limiti di accesso relativi all'età
In tempi di incertezze sui mercati finanziari, l'acquisto di una casa o di un appartamento di proprietà può rivelarsi un buon investimento nonché un sostegno per la previdenza. La via per costruire o comprare le proprie “quattro mura” è spesso difficoltosa e, per molti, collegata anche a rinunce. Un aiuto dovrebbe arrivare dal nuovo modello “risparmio casa”, implementato di recente dalla Provincia. Questo modello collega la pensione integrativa al “risparmio casa”, consentendo agli iscritti a fondi pensione complementari l'accesso a mutui agevolati per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione della prima casa. Per coloro che percepiscono redditi bassi l'opzione risulta invece meno interessante.
Il CTCU considera positiva la fissazione del tasso all'1,5%. Il modello potrebbe essere interessante anche per i giovani. Nota negativa: i limiti di età imposti per l'accesso al modello. Il limite dei 55 anni appare infatti poco comprensibile. Siccome il modello prevede fra gli scopi di utilizzo del mutuo anche il risanamento della prima casa, la fascia degli over 55 sarebbe una dei quelle maggiormente interessate da questa eventualità. Ha quindi poco senso porre questo genere di limitazioni; a tal fine urgono correzioni.