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Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti - supplemento al n. 17/24
La versione integrale cartacea del Pronto Consumatore viene recapitata gratuitamente via posta ai soci del CTCU oppure è disponibile in formato PDF. Le seguenti news sono un estratto.
Seggiolini „anti-abbandono“: dal 6 marzo possono scattare le sanzioni
E’ online la piattaforma per i buoni
Dal 7 novembre 2019, per chi trasporta in auto bambini al di sotto dei 4 anni, è obbligatorio avere un seggiolino con sistema anti-abbandono. Dal 6 marzo sono scattate le sanzioni per chi non si è adeguato alle nuove disposizioni: sanzione amministrativa da 83 a 333 euro oltre alla decurtazione di 5 punti patente.
Chi e come si può chiedere il bonus?
È da fine febbraio 2020 che, tramite un’identità digitale (SPID), è possibile chiedere il buono di 30 euro, collegandosi a https://www.bonuseggiolino.it/bonuseggiolino/#/beneficiario/homePage (anche per chi avesse effettuato l’acquisto prima del 20 febbraio 2020). Il contributo è unico per bambino, e viene erogato sotto forma di voucher elettronico, che può essere poi speso soltanto nei negozi che previamente si sono registrati presso il Ministero.
Detrazione di spese mediche nel 730 o nella “precompilata”
Il CTCU: attenzione al metodo di pagamento usato! Chi paga in contanti rischia di perdere il diritto alla detrazione
Chi volesse portare in detrazione le spese mediche dalle imposte sul reddito anche nel 2020, deve fare attenzione al metodo di pagamento. Infatti dal 1° gennaio 2020 sono in vigore nuove regole riguardo le modalità di pagamento delle stesse spese, al fine di ottenere la relativa detrazione del 19 per cento.
1. il contante potrà essere ancora utilizzato per i medicinali, i dispositivi medici e le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio sanitario nazionale. In ogni caso, per documentare fiscalmente la spesa, sarà necessario disporre della fattura oppure del cd. “scontrino parlante”, sul quale è cioè riportato il codice fiscale del pagatore.
2. Per tutte le altre spese mediche che si vorranno portare in detrazione sarà invece obbligatorio pagare con mezzi tracciabili, cioè con bancomat, carte di credito, carte prepagate, bonifici, assegni oppure altre modalità tracciabili, pena l'impossibilità della detrazione.
Il nostro consiglio: per le visite o le prestazioni private, richiedete già al momento della prenotazione informazioni sul metodo di pagamento preferito dal prestatore, in modo da non farvi trovare impreparati all'atto del pagamento.
Quando ha senso fare una scorta di generi alimentari?
Generalmente, si consiglia di tenere a casa una scorta di alimenti sufficiente per una decina di giorni. Infatti, maltempo oppure interruzioni di corrente si verificano solitamente all'improvviso e senza preavviso e potrebbero anche ostacolare l'approvvigionamento di cibo.
Si dovrebbe evitare di acquistare generi alimentari che non vengono consumati volentieri e che pertanto veranno poi, probabilmente, gettati nella spazzatura.
“Molto meglio optare per il cosiddetto rifornimento dinamico: determinati prodotti che nella quotidianità si utilizzano più spesso andrebbero riacquistati a intervalli regolari, in modo da averne sempre una scorta in casa”, spiega Silke Raffeiner, nutrizionista presso il CTCU.
Secondo il parere delle autorità è sempre importante avere una scorta essenziale d’acqua (preferibilmente in bottiglie di vetro riciclabili), idealmente pari a due litri per persona al giorno.
Siccome, in caso di prolungati periodi di assenza della corrente, i prodotti nel frigorifero e nel congelatore andrebbero buttati dopo breve tempo, può essere utile fare scorta di alimenti che si conservano ad una temperatura ambiente.
Infine, non dovrebbe mancare una scorta di articoli per l’igiene (come ad esempio, la carta igienica) e tra le altre cose, ad esempio, il cibo per gli animali domestici.
Di seguito trovate il link per accedere ad un elenco dei più importanti prodotti alimentari per la scorta: https://www.consumer.bz.it/it/quando-ha-senso-fare-una-scorta-di-generi-alimentari
Novità per la rc auto familiare: miglior classe di bonus-malus per tutti i veicoli in famiglia
Dal 16 febbraio 2020 è entrata in vigore la nuova “rc auto familiare”. È possibile dunque assicurare ogni veicolo della famiglia (vale lo “stato di famiglia”) con la migliore classe di bonus-malus, presente tra loro, anche se già assicurato ed anche se si tratta di un altro tipo di veicolo (es. motocicletta....). Questo a patto che non vi siano stati, nei cinque anni precedenti, sinistri con colpa esclusiva, principale o paritaria.
La nuova norma regola la classificazione del bonus-malus per l'assicurazione RC auto e "migliora", in qualche modo, quelle del “decreto Bersani”. La nuova legge elimina le barriere dello stesso tipo di veicolo e quelle del primo acquisto. A partire dall'entrata in vigore della nuova norma, qualsiasi contratto assicurativo esistente può essere riclassificato.
Per i consumatori si prospettano dunque possibilità di ribasso dei prezzi delle polizze, tenendo però a mente che stessa classe bonus-malus non significa stesso premio da pagare, in quanto i premi assicurativi sono determinati in base a più fattori.
La novella legislativa potrebbe però, dall'altro lato, portare anche ad aumenti di premio nel lungo periodo. Diviene, quindi, più importante che mai confrontare le tariffe, per portare a casa il contratto con il miglior rapporto qualità-prezzo.
Addebiti per la consegna degli elenchi telefonici
Come contestare l'addebito relativo alla consegna dell'elenco telefonico
Recentemente molti utenti, in seguito al ricevimento della fattura da parte del gestore telefonico TIM, si sono rivolti al CTCU per segnalare la presenza di un addebito di € 3,90 riguardante la consegna dell'elenco telefonico. La questione riguarda sia ex clienti, che clienti attuali di TIM. In particolare, per quel che riguarda i primi, questi ci segnalano che, avendo essi cessato la linea, non hanno nemmeno ricevuto l'elenco, né hanno alcun tipo di interesse a riceverlo. Dall'altra, ci sono molti utenti attivi, che da anni non ricevono più l'elenco e ritengono pertanto tale addebito “non dovuto”.
Pertanto tutti coloro che non desiderino più ricevere l'elenco telefonico o che vogliano contestare formalmente l'addebito relativo alla consegna dell'elenco telefonico, devono inviare una communicazione alla TIM, per fax al numero 800.000.187. Le nostre lettere tipo sono reperibili al link: https://www.consumer.bz.it/it/addebiti-la-consegna-degli-elenchi-telefonici
Niente stagnola, per favore!
Cosa è utile sapere sull’uso dei fogli di alluminio e prodotti similari in casa
L'alluminio può trasferirsi sugli alimenti con cui entra in contatto, in particolare con sostanze e prodotti acidi o salati: secondo recenti studi, questo può accadere anche se si cucinano pietanze avvolte nella carta stagnola.
Troppo alluminio: a lungo andare è tossico
Nel corso del tempo, parti residue possono accumularsi nel corpo con conseguenze sulla salute, che possono consistere in patologie neurologiche e/o nefrologiche, effetti sulla fertilità e sulla salute delle ossa. L’alluminio svolge probabilmente un certo ruolo anche nell’insorgenza del morbo di Alzheimer e del cancro al seno. Un milligrammo di alluminio per chilo di peso corporeo è la quantità che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha definito come dose massima settimanale tollerabile.
Cucinare nella stagnola: comodo ma rischioso?
Cucinare al forno la carne o il pesce avvolti in un cartoccio di alluminio è una tecnica di cottura molto utilizzata, ma negli ultimi tempi viene largamente sconsigliata.“I risultati delle analisi chimiche condotte dall'Università di Milano sono stati sorprendenti persino per gli esperti: anche se la carne e il pesce erano stati cotti avvolti nella stagnola, senza marinatura e senza sale, è stato confermato un trasferimento di particelle di alluminio dalla pellicola agli alimenti”, sintetizza Silke Raffeiner, nutrizionista del CTCU. Il Ministero della salute ha fatto eseguire ulteriori analisi, rispondendo ai risultati ottenuti con una campagna d’informazione.
Niente alluminio, meglio anche per l’ambiente
La produzione dell’alluminio, che si ricava dalla bauxite, richiede infatti enormi quantità di energia, contribuisce alla distruzione della foresta pluviale tropicale e, soprattutto ai Tropici, è responsabile dell’avvelenamento di numerosi habitat.
I suggerimenti del CTCU: https://www.consumer.bz.it/it/niente-stagnola-favore
Come vengono indicati gli ingredienti primari di un prodotto?
Per motivi di marketing, sulla confezione di molti alimenti viene fatto un riferimento esplicito o indiretto alla loro origine, ad esempio con le indicazioni “Prodotto in...” o “Made in...”, ma anche con un’immagine, un simbolo o la raffigurazione della bandiera del relativo paese.
A partire dal 1° aprile 2020, su questi alimenti, va riportata la provenienza degli ingredienti primari qualora essa differisca dal luogo d’origine del prodotto. La nuova disposizione vale per tutto il territorio UE. Per ingredienti primari si intendono gli ingredienti che rappresentano quantitativamente più del 50% dell’alimento e quelli che vengono associati alla denominazione di tale alimento. Un prodotto può contenere uno o più ingredienti primari, in alcuni casi nemmeno uno.
Le organizzazioni di tutela dei consumatori si battono ormai da tempo affinché tutti gli ingredienti principali dei prodotti alimentari vengano indicati tassativamente e con accuratezza sulle confezioni. Con questa nuova disposizione, però, la provenienza degli ingredienti primari deve essere riportata solo nel caso in cui sulla confezione venga fatto riferimento al luogo d’origine del prodotto.
Le indicazioni prescritte, inoltre, offrono poca chiarezza, dal momento che il paese o la regione d’origine possono, ma non devono necessariamente, essere indicati concretamente: bastano, ad esempio, diciture come “Ingrediente proveniente da paese UE” o “Ingrediente proveniente da paese extra UE” o ancora “Ingrediente proveniente da paese UE ed extra UE”. È ammessa persino l’indicazione “L’ingrediente non proviene dal paese d’origine o luogo di provenienza dell’alimento”.
Alcuni consigli per lavorare da casa senza troppe radiazioni
Telefonate: più sono lunghe e frequenti, più conviene utilizzare la rete fissa anziché lo smartphone. Chi è già pratico, può fare le proprie telefonate sempre via cavo collegandosi al computer. Il cordless meglio impiegarlo per le telefonate più brevi e del tutto sporadiche: irradia nella testa quanto un cellulare, se non di più.
Per il collegamento del computer ad Internet non va utilizzato il wi-fi, bensí il cavo ethernet collegato al router (LAN). Successivamente vanno spente con apposito tastino tutte le funzionalità (wi-fi) sia sul computer, sia sul router. Anche i tablet e quasi tutti i moderni smartphone possono andare in Internet via cavo, per mezzo di adattatori dedicati (impostare la modalità „aereo“ e spegnere le funzioni wireless).
La connessione wi-fi andrebbe comunque limitata spegnendola, ad esempio, almeno la notte, poichè ne va della qualità del sonno.
Altre fonti di radiazioni wireless che possiamo facilmente eliminare o sostituire (wi-fi e/o Bluetooth) sono il mouse, la tastiera, le cuffie, le casse acustiche, la connessione del babyphone, le stampanti e gli apparecchi TV. Attenzione: ci sono stampanti e televisori che permettono di eliminare il wi-fi solo staccando del tutto la spina.
“Sistemi di sicurezza per il gas metano, monossido di carbonio o GPL e anti-incendio”
Incurante delle norme per il contenimento dell’epidemia, una ditta del nord Italia vendeva dispositivi porta a porta
Ci risiamo - e per giunta in piena tempesta da coronavirus, vi sono soggetti che non si fermano davanti a niente. Sono giunte segnalazioni al CTCU riguardo un’azienda da fuori provincia che, agli inizi di marzo, cercava di vendere in alcuni centri della nostra provincia “sistemi di sicurezza per il gas metano, monossido di carbonio o GPL” una volta “sensore antigas o dispositivo contro intossicazioni ed esplosioni", attraverso il sistema del “porta a porta”.
Il CTCU ricorda che l'installazione di tali apparecchi non è assolutamente obbligatoria e non è prevista in alcun modo dalle legge. I consumatori non sono quindi obbligati a far entrare alcun rappresentante di queste ditte all'interno della propria abitazione, men che meno in questa situazione di emergenza, né tanto meno sono obbligati ad acquistare i prodotti proposti. In caso di dubbio, contattate le Forze dell’Ordine.
Trattandosi inoltre di vendite cd. “porta a porta”, come previsto dal Codice del Consumo (D.Lgs 206/2005), al consumatore è consentito recedere dal contratto stipulato entro 14 giorni di calendario dalla sua sottoscrizione oppure dalla consegna del prodotto, a mezzo lettera raccomandata a.r. L’apparecchio va, in questo caso, restituito alla sede legale della ditta, a spese del consumatore, secondo le modalità e l'indirizzo indicati nel contratto.
I consulenti del CTCU sono a disposizione per ogni informazione e assistenza sulla questione, contattandoci per telefono al n. tel. 0471 975597.