Pronto Consumatori Maggio/Giugno 2018

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Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti - supplemento al n. 33/40

La versione integrale cartacea del Pronto Consumatore viene recapitata gratuitamente via posta ai soci del CTCU oppure è disponibile in formato PDF. Le seguenti news sono un estratto.

 

Assemblea condominiale: quali le regole per farsi rappresentare?

Giuridicamente, l'assemblea condominiale è l'organo deliberante del condominio, in particolare e tra l'altro riguardo a lavori, incarichi, utilizzo e gestione delle cose comuni. Per molti condomini il dover prendere parte all'assemblea è un'incombente poco gradito, ed è anche per questo che una domanda spesso posta ai consulenti del Centro Tutela Consumatori è quella di se e come sia possibile farsi rappresentare in assemblea da parte di un altro condomino.
Ai sensi dell'art. 67 delle disposizioni di attuazione del codice civile, ogni condomino può intervenire all'assemblea a mezzo di rappresentante, munito di apposita delega scritta. La delega può essere conferita ad uno dei condomini oppure anche ad una persona estranea al condominio. All'amministratore non possono essere conferite deleghe. Un ulteriore limite è previsto nel caso che i condomini siano più di venti. In questo caso il delegato non può rappresentare più di un quinto dei condomini e del valore proporzionale. I regolamenti condominiali possono contenere limiti più restrittivi.
Il delegante deve essere considerato a tutti gli effetti “presente” all’assemblea. Questo va considerato quindi sia per quanto riguarda i millesimi “presenti”, sia per il calcolo degli intervenuti (le cosiddette “teste”). Il rappresentante agisce per il delegante sulla base delle regole del mandato ex art. 1703 ss. c.c. Questo vuol dire che il delegato deve attenersi alle istruzioni di voto che gli sono state conferite dal delegante (per il supercondominio valgono regole diverse).
Il servizio di consulenza condominiale del CTCU è a disposizione per informazione e assistenza riguardo problematiche condominiali.


Peccato buttare via la merce così!
Il „mercato dell'usato“ per i soci - Aiutiamo le famiglie a risparmiare

Lo scopo concreto è quello di recuperare beni usati, al fine di rimetterli in circolo, invece che destinarli al bidone dei rifiuti, e dare così la possibilità ai cittadini di riutilizzare quello che altri non usano più.
Nei locali situati in via Crispi 15A è possibile consegnare beni usati di qualità o comunque in buono stato, che poi verranno esposti negli stessi locali.
Vengono accettati oggetti usati, ma in buono stato e perfettamente funzionanti, quali ad es. elettrodomestici, articoli di elettronica, articoli per lo sport e il tempo libero, casalinghi o ausili sanitari (sedie a rotelle, ausili per la lettura, ecc.). Accettiamo anche mobili, biciclette e motorini, ma solo in quantità limitate, ed in questo caso solo articoli di un certo pregio.
Dove & quando:
Bolzano, via Crispi 15 a
Telefono: 0471 053518 - Fax: 0471 053519
www.vmarket.it  - info@vmarket.it    
Orario:
Lunedì dalle ore 14.30 alle 18.00
Martedì – Venerdì: dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle ore 14.30 alle 18.00
Sabato: dalle ore 9.00 alle 12.30
Chiuso lunedì mattina


In quanto tempo si prescrivono le bollette dell'energia elettrica?

Il sig. Antonio ci scrive: “Ho ricevuto dal mio venditore di energia elettrica una bolletta riferita al periodo 2013 e 2014. Questo periodo di consumo può essere ancora fatturato?” La risposta è: “no”. Una nuova norma impone che dal 1° marzo 2018 i venditori di energia elettrica possano fatturare soltanto gli ultimi due anni di consumo, quindi sono da pagare gli “ultimi 24 mesi”. I venditori dovranno informare i loro clienti di tale diritto almeno dieci giorni prima della scadenza dei termini di pagamento delle fatture inviate. Il termine decorre, di norma, 45 giorni dopo l'ultimo giorno di consumo fatturato.
Importante: per evitare spiacevoli sorprese, si consiglia in ogni caso di contestare la richiesta di pagamento per iscritto, per avere in mano una risposta scritta dal venditore. In caso di controversia sarà così possibile portare eventualmente il caso davanti ad un organo di conciliazione. La legge di bilancio 2018 ha previsto la prescrizione breve anche per le bollette del settore gas (per scadenze successive al 1° gennaio 2019) e anche per quelle del settore idrico (per scadenze successive al 1° gennaio 2020). Quindi per la fatturazione del gas e dell'acqua continuerà a valere la prescrizione di 5 anni fino a tali date. Poi anche per il gas e l'acqua il termine di prescrizione scenderà a due anni.


Basta ai pesticidi di sintesi in agricoltura

Il 13 maggio 2018 con una marcia intorno al Lago di Caldaro anche i consumatori hanno detto basta ai pesticidi in agricoltura
Il Trentino Alto Adige ha il primato di regione con il più elevato impiego di pesticidi per ettaro: 47 kg, oltre sei volte la media nazionale (dati ISTAT riferiti al 2015). Questo record è strettamente legato alla specializzazione nella monocoltura della mela. Le realtà aderenti alla marcia invitano la Commissione Europea a rivedere la recente autorizzazione concessa per altri cinque anni all’uso del glifosato, nonché a riformare la procedura di approvazione dei pesticidi e a fissare obiettivi di riduzione obbligatori per quanto riguarda l’uso dei pesticidi. A Governo, Provincia e Comuni chiedono di applicare il principio di precauzione vietando l'utilizzo dei pesticidi, potenziare tutti gli strumenti di controllo e salvaguardia del territorio, disincentivare economicamente le produzioni agricole industriali e le monocolture e favorire e finanziare l'agricoltura biologica e la costituzione di biodistretti, nel rispetto della biodiversità e delle tipicità tradizionali locali.


Energia: prosegue il progetto “Energia: diritti a viva voce”
Consumatori più informati e consapevoli in materia di energia e gas

Prosegue e si rafforza il progetto “Energia: diritti a viva voce”, iniziativa promossa dalle associazioni dei consumatori in collaborazione con l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), con l’obiettivo di rendere gli utenti più informati e consapevoli in materia di energia e gas.
Attraverso gli sportelli informativi attivati su tutto il territorio nazionale le associazioni aderenti al progetto forniranno risposte e soluzioni ai clienti finali dei servizi elettrico e gas, aiutando i consumatori ad orientarsi tra le diverse offerte commerciali, fornendo assistenza per l’ottenimento del bonus sociale gas/energia o il mantenimento dello stesso, supportando il cliente che dovesse trovarsi di fronte ad un problema con il proprio gestore ed informando i cittadini su come controllare i propri consumi quotidiani e promuovere un consumo consapevole.
A disposizione degli utenti anche un’applicazione specifica per i-Phone e i-Pad che consente di accedere ad una serie di servizi. Per info e dettagli: www.energiadirittiavivavoce.it.


Da dove proviene la quinoa?

In molte zone delle Ande (America Latina), la quinoa si coltiva da oltre 6000 anni. Negli ultimi tempi il consumo di quinoa, chiamata anche “oro degli Inca”, si è diffuso anche in Europa, e molti ne parlano come di un “superfood”. La quinoa non contiene glutine ed è ricca di proteine e minerali, tra cui il ferro. Questo la rende un alimento interessante sia per i celiaci che per coloro che seguono un'alimentazione vegana o vegetariana.
I maggiori produttori di quinoa sono alcuni Paesi andini come il Perù, la Bolivia e l'Ecuador. I grani della quinoa potrebbero ricordare i chicchi dei cereali, e possono anche essere lavorati in modo simile; botanicamente, la quinoa non è però un cereale vero e proprio, bensì uno “pseudocereale”.
A causa dell'aumento della richiesta da parte dei Paesi più ricchi del pianeta, i prezzi della quinoa sono aumentati anche negli stessi Paesi produttori. Pur generando buoni introiti nella filiera del suo commercio, i coltivatori non godono di molti benefici: molti contadini del Perù ed in Bolivia, infatti, non possono più permettersi questo alimento tradizionale per il proprio consumo.
Chi desiderasse sostenere questi coltivatori di quinoa, può scegliere di acquistare la quinoa del commercio equo e solidale. In Alto Adige, la si può acquistare, ad esempio, nelle “Botteghe del mondo”. Il commercio equo garantisce ai contadini prezzi più equi e giusti, nonché un maggior rispetto dell'ambiente e degli standard sociali e di lavoro.


Detrazioni fiscali in materia di recupero edilizio e/o di risparmio energetico
Senza notifica preliminare niente detrazioni fiscali - Da aprile 2018 l'invio è possibile solo in via telematica

La normativa che prevede la possibilità di portare in detrazione i costi relativi a lavori di ristrutturazione edilizia e/o di risparmio energetico statuisce che prima di iniziare l'opera è necessario inviare la notifica preliminare di cantiere all'ASL: in Provincia di Bolzano l'ufficio competente è l'Ispettorato del Lavoro.
L'art. 99 comma 1 del Dlgs 81/2008 stabilisce che il committente o il responsabile dei lavori, prima dell'inizio dei lavori, deve trasmettere all'ASL territorialmente competente, in Alto Adige, l'Ispettorato del lavoro, la notifica preliminare nei seguenti casi:

  • cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporanea;
  • cantieri che, inizialmente non soggetti all’obbligo di notifica, ricadono nelle categorie precedente per effetto di varianti sopravvenute in corso d’opera;
  • cantieri in cui opera un’unica impresa la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a 200 uomini-giorno.

Dal primo aprile 2018 l'invio della notifica preliminare all'Ispettorato del lavoro è possibile solo in via telematica. Al tal fine è necessario che il mittente della notifica (committente o responsabile dei lavori o libero professionista incaricato) provveda a registrarsi sul sito www.notificapreliminarebz.it per ottenere le credenziali di accesso (username e password).
Una copia della notifica preliminare deve essere trasmessa, prima dell'inizio dei lavori oggetto del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività, all'Amministrazione concedente. Un'altra copia deve essere affissa in maniera visibile presso il cantiere e custodita a disposizione dell’organo di vigilanza territorialmente competente (art. 99 del testo unico). Tra la documentazione da conservare ed esibire in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, c’è anche la notifica preliminare (circolare Agenzia delle Entrate n. 2011/149646); condizione necessaria, laddove previsto, per accedere ai benefici delle detrazioni fiscali per interventi di recupero edilizio e/o di risparmio energetico.


Consigli pratici del CTCU per il risparmio d'acqua

  • Gli sciacquoni del gabinetto a risparmio idrico (consumo d’acqua inferiore a 3 litri a ogni scarico) risparmiano, in un nucleo familiare composto da quattro persone, circa 22 m³ di acqua potabile. A confronto, le vecchie cassette del water consumano, a ogni scarico, 9 litri come minimo. Negli sciacquoni “vecchi” è possibile premere il pulsante solo a metà, o dotare la cassetta di un peso che diminuisce il volume di risciacquo.
  • Montando un riduttore di flusso, in un nucleo familiare medio è possibile risparmiare, per ciascun lavandino, circa 11 m³ di acqua all’anno. Anche soffioni, doccini e rubinetti dell’acqua a risparmio idrico comportano corrispondenti risparmi d’acqua.
  • Non far scorrere l’acqua inutilizzata. Quando ci si insapona, ci si lava i denti o ci si rasa, chiudere il rubinetto dell’acqua: si possono risparmiare circa 15 litri al giorno, a persona. In una famiglia di quattro persone, quest’accortezza permette di risparmiare circa 22 m³ di acqua all’anno.
  • Preferire una doccia di 5 minuti al bagno. In questo modo, in una famiglia di quattro persone, è possibile risparmiare 42 m³ di acqua potabile all’anno.
  • Per lavare i piatti non utilizzare acqua corrente. Lavando i piatti nel lavabo e non sotto l’acqua corrente, si possono risparmiare circa 100 litri d’acqua. La lavastoviglie riduce ancora di più gli sprechi d’acqua: in una famiglia di quattro persone, grazie alla lavastoviglie è possibile risparmiare circa 10 m³ di acqua all’anno.
  • Fare riparare subito i rubinetti che perdono. Con 10 gocce al minuto è possibile risparmiare circa 1,8 m³ all’anno.
  • Selezionare un programma di lavaggio idoneo e utilizzare lavatrice/lavastoviglie a pieno carico. Anche quest’accorgimento consente infatti di risparmiare un bel po’ d’acqua.
  • Utilizzare l’acqua piovana e risparmiare circa il 45%, riciclando l’acqua piovana gratuita per irrigare il giardino, bagnare i fiori sul balcone, pulire e, nell’ipotesi migliore, anche riempire lo sciacquone del gabinetto


Cos'è lo zucchero di betulla?

Lo zucchero di betulla, noto anche come “xilitolo” oppure E967, è un cd. succedaneo dello zucchero, appartenente agli alditoli (come il sorbitolo, il mannitolo, etc.). Lo zucchero di betulla, a vista, assomiglia allo zucchero bianco e può essere utilizzato allo stesso modo. Ha un potere dolcificante lievemente inferiore rispetto allo zucchero bianco e il suo utilizzo è accompagnato da un effetto rinfrescante. Con le sue 240 calorie per 100 grammi fornisce meno energia dello zucchero bianco. Viene spesso usato nella produzione di chewing-gum per l'igiene orale, perché previene la formazione delle carie. Dal corpo viene assimilato senza l'ausilio di insulina, e per questo è utilizzato anche negli alimenti per diabetici.
Lo xilitolo è considerato non dannoso per la salute. Nel caso, però, se ne assumano grandi quantità, si rischiano effetti lassativi e possono manifestarsi gonfiori e diarrea. Per tale ragione, gli alimenti che contengono succedanei dello zucchero in misura superiore al 10%, recano sulle loro confezioni il seguente avviso: “un consumo eccessivo può avere effetti lassativi”. Non è consigliabile sostituire tutto lo zucchero con lo xilitolo. La quantità di “xilitolo” assunta nell'arco delle 24 ore non dovrebbe superare i 30-50 grammi.
In origine, questo zucchero veniva veramente estratto dal legno di betulla. Oggi viene prodotto da altri legni duri oppure dal mais ed importato, ad esempio, dalla Cina e dalla Finlandia. In natura lo troviamo in molti tipi di frutta e verdure, nonché nei funghi.

 

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